Nelle pause tra un impegno e l'altro ho prima scoperto e poi visto le due stagioni della serie Utopia, sicuramente non adatta ai più impressionabili. Devo dire che ne sono rimasto irrimediabilmente affascinato sin dalla prima puntata e che ho divorato la prima stagione in un battito di ciglia, tempo permettendo. Per la seconda, il discorso è stato sensibilmente diverso. Sì, ma che cos'è Utopia? E dov'è Jessica Hide?
Prima le informazioni base: Utopia è una serie televisiva britannica composta da due stagioni da sei episodi l'una, ognuno da circa un'ora. Il titolo fa riferimento da una graphic novel, The Utopia Experiment, diffusasi in Inghilterra e idolatrata da un gruppo di amanti. Grande e la gioia alla scoperta che uno di loro è riuscito ad entrare in possesso di Utopia part 2 o il manoscritto, nuova opera mai pubblicata dal suo creatore. Ma la situazione non è così semplice: una potente organizzazione segreta, il Network, è alla ricerca di questo manoscritto perché contenente al suo interno importanti segreti per il misterioso capo Mr. Rabbit. Alla ricerca della graphic novel e della ancor più misteriosa Jessica Hide, che nessuno ha mai nemmeno sentito nominare, ci sono due agenti per cui conta esclusivamente completare la missione.
Nonostante io abbia esposto più o meno tutta la trama, cercando di non rivelare dettagli importanti, la serie si pone ad un livello di continui colpi di scena e continua tensione che tutto quello che ho detto fino ad ora non è minimamente sufficiente a descriverla. Sin dalla prima puntata è chiaro che stiamo guardando una serie in grado di mettere addosso allo spettatore un livello di ansia senza pari eppure continua a spingerlo ad voler sapere di più, a voler arrivare in fondo alla storia. Tutto questo mentre si parla di cospirazioni, di torture, di esperimenti genetici, di sovraffollamento, di malattia e di morte, con alte punte di black humor, portandosi perfettamente alla conclusione nel finale dell'ultima puntata, lasciando l'impressione di aver visto un capolavoro come pochi.
Poi arriva, purtroppo, la seconda stagione. Dopo una prima puntata relativamente interessante, ambientata anni prima dell'inizio della caccia a Jessica Hide, si passa alle restanti cinque dove si ha subito l'impressione che manchi qualcosa: è la scoperta, la mancanza di un segreto che ne cela altri mille da portare a galla, la paura e la voglia di sapere cosa sta accadendo. Usando come base quello che è stato raccontato fino ad ora, questa seconda stagione non ha null'altro da aggiungere se non cercare di ripartire da dove ci si era fermati e complicare ulteriormente il quadro cercando di aggiungere qualcosa di nuovo, qualcosa che è in contrasto con quello che si è raccontato fino ad ora. Ed è così che si inizia a parlare di razze e di genocidio mente la potente organizzazione segreta che era il Network sembra composta a mala pena da una manciata di persone, tra cui la mai vista prima eppure apparentemente importantissima Leah. Sarà per il ritorno di personaggi che erano palesemente morti, sarà perché si è perso tutta quella tensione opprimente, sarà per una trama e uno sviluppo molto meno ispirati, sta di fatto che la seconda stagione di Utopia è stata talmente fallimentare da spingere Channel 4 alla chiusura nonostante il consueto finale aperto e la passione dei fan.
Sono fermamente convinto che la differenza tra la prima e la seconda stagione di Utopia sia nella trama e nel suo sviluppo perché la regia si è mantenuta a livelli altissimi per tutti i dodici episodi della serie e colonna sonora, gestione delle scene e recitazione degli attori mi sono sembrate davvero ottime, senza nessuna eccezione e forse con qualche lode in più (per quanto abbia trovato irritante il personaggio, ho adorato Oliver Woollford nel ruolo di Grant). Una gestione scellerata dei personaggi, un loro approfondimento non troppo coerente tra le due stagioni e una storia non troppo sensata hanno portato l'opera al fallimento.
Quando vi dico che Utopia è un capolavoro senza tempo, mi riferisco ovviamente alla prima stagione. Una serie assolutamente da vedere e da apprezzare scena dopo scena. La seconda infornata di episodi ha rovinato tutto ciò che la prima aveva regalato agli appassionati nel tentativo di replicarne l'atmosfera e i temi senza però averne le basi. Consiglio vivamente di vedere almeno la prima stagione prima che il remake americano (HBO) si concretizzi e possa rovinarvi tutto ciò di cui potreste godere.
Nessun commento:
Posta un commento