Apocallisse Demon-steampunk - La Maschera di Bali di Francesco Durigon

Seguendo Stefano Conte e le avventure del suo alter ego metallico Volt (http://www.thesparker.com/) sono venuto a conoscenza di una casa editrice italiana che crede fermamente nell'editoria digitale, la Antonio Tombolini Editore, e in una sua collana steampunk, la Vaporteppa. Perché tutto questo da The Sparker? Perché, nel lontano maggio scorso, l'autore pubblicizzò un racconto steampunk di Francesco Durigon, caro amico e T-Rex di Che vita di mecha, intitolato La Maschera di Bali, distribuito in maniera totalmente gratuita in formato ebook. Spinto dalla curiosità, lo scaricai e iniziai a leggerlo ma, solo recentemente, ho potuto ricominciarlo e finirlo con la dovuta attenzione. Che dire, #mimandathesparker e vediamo insieme di cosa tratta.

La Maschera di Bali Francesco Durigon poster cover




Il racconto di Francesco Durigon, di una trentina di pagine circa, è ambientato in una Londra steampunk del 1897, dove tecnologia (ovviamente steampunk) e magia vanno avanti di pari passo. Durante un esperimento, condotto dal  Ministero per gli Affari Sovrannaturali, viene evocata una potente strega che riesce a sfuggire al controllo degli sperimentatori e libera, nell'intera città, una ondata di spaventosi e violenti demoni. Abigail Murrey, veggente del ministero, riesce a prevedere il futuro tramite i tarocchi e inizia la sua avventura nella speranza di fermare questa apocalisse inaspettata.

La trama è abbastanza intrigante e la scrittura spinge a cercare di capire cosa sta accadendo ai protagonisti del racconto. Oltre Abigail, faremo la conoscenza del soldato sboccato John, mandato a contrastare i demoni assieme alla sua squadra in una missione senza speranza, e incontreremo Lord Caulfield e il suo automa Shell-Head. Mentre John si propone come secondo protagonista del racconto, Lord Caulfield è più un personaggio di supporto con le conoscenze necessarie a portare l'avventura alla sua fine: questa mancanza di background non pesa sulla lettura, ma la figura del direttore del Dipartimento di Scienze Meccaniche incuriosisce alquanto.

C'erano tutte le premesse per un bel romanzo steampunk, ma si sarebbe dovuti andare oltre le trenta pagine e sarebbe stato necessario uno studio più approfondito sui luoghi e sui personaggi. L'unica cosa che ho trovato piuttosto fastidiosa è il continuo ripetersi dei nomi dei personaggi, soprattutto ad inizio frase, quando sarebbe stato possibile usare un pronome o sottintenderlo. Nel complesso, La Maschera di Bali è un racconto ben scritto che si sviluppa piacevolmente attraverso la scrittura di Durigon e che mi sento di consigliare. Vi mando, quindi, alla pagina del catalogo della Vaporteppa, così che possiate leggerlo anche voi.

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