È qualche anno ormai che Lupin è scomparso dalla circolazione è molti cloni hanno iniziato a fare la loro comparsa, spinti dalla voglia di spassarsela grazie alla fama del ladro gentiluomo. Tra di loro ce n'è uno particolarmente dotato, vestito con la giacca verde, che è seriamente intenzionato a diventare il nuovo Lupin, che vuole essere riconosciuto da tutti. Per consacrarsi, decide di rubare il Cubo di Ghiaccio, un diamante grezzo dalla forma particolare e, inviata la sfida in pieno stile Lupin, riesce ad attirare l'attenzione dell'originale che, in questo oav, veste la giacca rossa. La prima cosa che ho pensato guardando questo lungometraggio è stata che sia la trama che la base di personaggi su cui lavorare sono tra le più interessanti mai provate nel franchise. Purtroppo, però, questo colpo di genio viene sfruttato molto molto male, tagliando fuori tutti i vari Lupin impostori quasi subito e rendendo la sfida Rosso contro Verde quasi immotivata e, soprattutto, voluta e promossa da entità esterne (no spoiler come sempre). Inoltre, partendo dalle premesse iniziali, la trama si sviluppa in maniera folle, girando attorno ad eventi chiave creati ad hoc per l'avanzamento della storia e dimenticati subito dopo, portando l'intera faccenda ad essere trattata in maniera estremamente superficiale e lasciando irrisolti una marea di dubbi. No, non sto parlando di chi abbia infine vinto la sfida, anche perché ci sono prove a sostegno di entrambi i contendenti.
La cosa più importante in Lupin è la gestione dei suoi personaggi, questo lo sappiamo ormai. Green vs Red ha una possibilità tra le mani che nessun altro film o special o oav ha mai avuto: tanti Lupin sulla sceneggiatura, caratterizzabili in base alle leggermente diverse personalità e fattezze che il ladro ha avuto in tutti questi anni. Ovviamente l'OAV si rifiuta categoricamente di fare qualcosa del genere: i vari impostori sono solo persone, comparse più che altro, che hanno un'incredibile somiglianza con il ladro e con una minima abilità nel furto (quasi tutti). Anche considerandoli come normali ladruncoli che vogliono sfruttare il nome di Lupin, manca un background, manca il motivo che ha spinto così tanti sosia a decidere di impersonare Lupin III. Il contendente dalla giacca verde ha sì un'approfondimento dedicato e lungo tutto il film ma manca di una vera e propria personalità e, per la maggior parte del tempo, sembra sotto effetto di allucinogeni visto le visioni di Fujiko che, a quanto pare, non aveva mai incontrato prima. Zenigata ha un bel po' di spazio in tutta la vicenda, come l'intera polizia giapponese, ma la sua figura è sfruttata in maniera abbastanza marginale. Stesso discorso si può fare per Jigen e Fujiko, compagni di avventure non propriamente determinanti, mentre Goemon è come se non esistesse, due apparizioni e via.
Un peccato dover trovare così tanti elementi da criticare in questo lavoro, considerando che la colonna sonora è molto gradevole e presa a piene mani dai vecchi lavori, mentre le animazioni sono ben realizzate e abbastanza fluide, in media per un lavoro del 2008, con una buona attenzione per i giochi di luce. Certo, anche sull'aspetto meramente estetico c'è qualcosa che non va, come un uso un po' fastidioso di collage di scene con i vari Lupin o un'animazione in computer grafica a tratti troppo troppo sopra le righe, ma nel complesso è una buona prova di animazione. Molto bella la scena realizzata con tratto da manga, seppur estremamente breve. Anche il montaggio ha le sue belle colpe, un po' confusionario e troppo votato alla non linearità degli avvenimenti, mentre la regia è su livelli accettabili.
La principale aspirazione di Green vs Red è quella di commuovere i nostalgici. Realizzato per il 40° anniversario della creazione del personaggio dalle mani di Monkey Punch, l'intero OAV cita quanti più prodotti di animazione possibili, in maniera esplicita o ammiccante, ricreando scene ormai note o momenti in grado di ricordare vagamente qualcosa di già visto. Considerando le premesse e le potenzialità di questo prodotto, questa è stata davvero una grossa occasione sprecata.
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