Il punto di connessione tra Matrix film e Matrix trilogia - Animatrix

Dopo l'ingresso in casa della PlayStation 4 come nuovo lettore DVD e Blu Ray e dopo aver recuperato l'accesso ad una tv fullHD, mi sono chiesto: perché non rivedere quell'unico Blu Ray che fino ad ora non ho potuto gustare? Ecco, è così che sono finito a rispolvereare Animatrix, insieme di corti animati da diversi studi e con diverse tecniche basati sul mondo creato dalle sorelle (allora fratelli) Wachowski e ponte tra Matrix come film a se stante e Matrix come trilogia.

Varrà ancora la pena vedere questi corti dopo tutti questi anni?

Animatrix poster cover




Nato come parte di una campagna commerciale per Matrix Reloaded, seguito del film del 1999 uscito ben quattro anni dopo, Animatrix è reso possibile dalla collaborazione tra Warner Bros, Madhouse e Studio 4°C e rappresenta un ottimo esercizio sperimentale di questi apprezzatissimi studi d'animazione.

Composto da ben nove corti lontanissimi l'uno dall'altro per regia, sceneggiatura e tecniche di animazione, potremmo vedere Animatrix quasi come una vera e propria mini serie antologica, esperimento apprezzato tanto dall'essere ripetuto con Batman: il cavaliere di Gotham in occasione del lancio de Il Cavaliere Oscuro. Ma non divaghiamo e diamo un'occhiata a questi corti!

L'ultimo volo della Osiris

Animatrix L'ultimo volo della Osiris

Il suo primo corto, L'ultimo volo della Osiris, è quello che fa effettivamente da ponte tra Matrix e Matrix: Reloaded (e volendo Enter the Matrix). La nave Osiris, comandata da Thadeus, si imbatte in un enorme esercito di sentinelle intente a scavarsi una via verso Zion. Decisi ad avvertire la resistenza, la nave ingaggia una disperata battaglia contro le macchine mentre Jue si immerge in Matrix per consegnare il messaggio.

Nonostante sia stato realizzato in CGI, questo corto è ancora piuttosto fluido e piacevole da guardare nonostante sia tra quelli invecchati peggio. Purtroppo sappiamo che la computer grafica tende a fare questo brutto scherzo, ma la regia di Andy Jones (che ha poi dimostrato la sua esperienza con Avatar e Il libro della giungla) ha saputo ben sfruttare le tecnologie dell'epoca e la prova sta proprio nella simulazione iniziale tra Jue e Thadeus, sbarazzina, scanzonata e difficile da dimenticare.

Il secondo rinascimento - parte I e II

Animatrix Il Secondo Rinascimento

Subito dopo troviamo i due corti che compongono Il secondo rinascimento, descrizione dettagliata di come si sia arrivati alla creazione di Matrix diretta da Mahiro Maeda, animata da Studio 4°C e supervisionata da Wachowski.

Personalmente è tra i corti che meno mi hanno intrigato perché tende a sollevare l'alone di mistero che avvolgeva la guerra tra gli uomini e le macchine e spesso lo fa in modo estremamente lineare. Non dico che sarebbe stato necessario elaborare chissà quale storia intricata ma sarebbe stato carino proporre qualcosa di meno standard sull'argomento "macchine senzienti".

Nulla da dire sulle animazioni, semplicemente le migliori immaginabili all'epoca e bellissime ancora oggi, mentre la regia propone un taglio da archivio in stile perfettamente coerente con l'idea di un'esposizione didascalica.

Storia di un ragazzo

Animatrix Storia di un ragazzo

Scritto e diretto da Shinichiro Watanabe (Cowboy Bebop vi dice niente?) e prodotto da Studio 4°C, seppur sotto l'occhio vigile della coppia Wachowski, questo corto ci mostra il modo in cui Kid viene contattato da Neo per poi liberarsi dalla stetta delle macchine fino ad arrivare al mondo reale.

Caratterizzato da uno stile volutamente poco definito, quasi grezzo, la fuga di Kid dalla prigione mentale offerta da Matrix coincide con una fuga fisica dalla sua scuola superiore, letteralmente popolata da studenti quasi inesistenti e praticamente facenti parte dello sfondo della loro stessa vita.

Il culmine della fuga, che si ricollega all'inizio del corto stesso, sta proprio in un salto della fede verso l'ignoto spinto dalla solida fiducia di Kid in Neo. Non per niente, il ragazzo considera Neo come il suo salvatore mentre Neo insiste nel dirgli che è stato lui stesso a salvarsi.

Programma

Animatrix Programma

Scritto e diretto da Yoshiaki Kawajiri (Vampire Hunter D: Bloodlust e ho detto tutto) e prodotto da Madhouse, questo corto si svolge totalmente all'interno di una simulazione a tema Giappone feudale.

Nel pieno di un allenamento nella sua simulazione preferita, Cis viene raggiunta e sfidata da Duo. L'allenamento, però, si fa mortalmente serio quando Duo confessa a Cis di voler tornare in Matrix e volerla portare con sé e, al suo rifiuto, decide di ucciderla per non compromettere il suo piano.

Forse il corto più dinamico della raccolta, Programma propone uno stile e una fluidità unica tra inseguimenti a cavallo, combattimenti all'arma bianca e uno scontro al taglio di katana dalla conclusione ammirevole.

Record del mondo

Animatrix Record del Mondo

Corto prodotto da Madhouse e diretto da Takeshi Koike (animazioni di La Donna Chiamata Fujiko Mine e regista dei successivi due film su Jigen e Goemon), questo file dell'archivio di Zion vuole dimostrare come ci siano più modi per giungere alla percezione della realtà.

Dan Davis è un corridore pronto a mettere l'anima sui 100 metri pur di dimostrare che il suo record mondiale non è stato frutto di droghe. Nonostante tentino di dissuaderlo dal gareggiare per il rischio di infortunio serie e in grado di porre fine alla sua carriera, Dan stringe i denti e spezza i muscoli pur di superare se stesso e le capacità umane.

Questo corto parla proprio di questo, di aspirazione e dedizione per il superamento dei propri limiti e di come si possano raggiungere nuove "verità" non solo con sforzo mentale. ... Purtroppo per me è uno dei corti che meno mi piace esteticamente.

Aldilà

Animatrix Aldilà

Ed eccoci la mio preferito in assoluto, scritto e diretto da Kōji Morimoto (co-fondatore di Studio 4°C e animatore di Akira), ambientato in Giappone e forse tra i corti più colorati di tutto Animatrix.

Basandosi sull'idea che anche Matrix debba avere dei bug, riconducibili a apparizioni, fantasmi e simili, Morimoto sfrutta questa occasione per legare la simulazione a quanto più vicino ci sia nei racconti e nel folklore nipponici. La giovane Yoko, addentratasi un una zona recintata alla ricerca della sua gatta scomparsa, si imbatte in una enorme quantità di stranezze e inizia a sperimentarle fin quasi rischiando di abbandonare la "realtà".

Oltre che per i colori saturi e l'ambientazione azzeccata, questo corto mi ha conquistato anche per le ottime animazioni e per quel senso di spensieratezza e tensione che coesistono per tutto il tempo.

Detective Story

Animatrix Detective Story

Anche questo scritto e diretto da Watanabe, prodotto da Studio 4°C e animato da Kazuto Nakazawa (Parasite Dolls, Kill Bill), questo corto è un noir in piena regola e ne rispetta tutti i canoni.

Quasi un prequel diretto a Matrix, seguiremo la storia del detective privato Ash e prenderemo parte al suo ultimo ingaggio: rintracciare il pericoloso hacker che risponde al nome di Trinity. Come ogni noir che si rispetti, il corto non è a colori ma in scala di grigi (anche se no fa un uso abbastanza approssimato) e cerca di adottare uno stile molto più vicino agli anni venti che agli anni novanta, in cui dovrebbe essere ambientato.

Sicuramente interessante, non è di certo il corto che brilla di più all'interno della collezione ma è una bella prova in un ambiente diverso da quello teoricamente previsto.

Immatricolato

Animatrix Immatricolato

Scritto e diretto da Peter Chung (Aeon Flux) e prodotto da DNA Productions, questo cortometraggio chiude la collezione alla stessa maniera del primo: CGI.

Un gruppo di membri della resistenza rapisce coscientemente delle macchine per cercare di riconvertirle alla difesa dell'umanità tramite un elaborato lavaggio del cervello. Assumendo, quindi, che le macchine abbiano una coscienza e che non siano guidate da una AI superiore (cosa che poi si rivela non canonica), questi uomini danno il via ad un viaggio onirico all'interno del subconscio di una macchina finendo con l'operare in una sorta di Matrix dentro Matrix (praticamente una forma embrionale di Inception).

Forse il cortometraggio più sperimentale e fuori dai canoni, Immatricolato soffre decisamente di un cattivo invecchiamento dovuto alla computer grafica che lo rendono e lo renderanno sempre più difficile da guardare.

Quindi, vale la pena rivedere Animatrix ai giorni d'oggi? Direi proprio di sì! Questa raccolta di cortometraggi è ancora composta da ottimi esempi di animazione, da spunti interessanti e forse i più particolari dell'universo di Matrix. Con corti per tutti i gusti, difficilmente non troverete qualcosa che abbia attirato l'attenzione.

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