Una delle serie che ho davvero apprezzato durante lo scorso anno su Netflix è stata Atypical e puoi immaginare la mia gioia all’annuncio della seconda stagione. Così rinnovo l’abbonamento, aggiungo in lista la serie e inizio il recupero degli episodi giorno dopo giorno, inframmezzati da Better Call Saul e Friends. Molto è rimasto, molto è cambiato, ma Atypical resta una gran bella serie. Torniamo ad assistere alla vita di Sam sul finire delle scuole superiori?
La storia riprende dove l’avevamo lasciata: Doug scopre il tradimento della moglie per via di quanto scritto dalla figlia Casey sulla lavagna di casa mentre il rapporto tra Sam e Paige e in quella fase tra l’amicizia e il sentimentale che rende tutto complicato. Anche Casey dovrà rivedere le sue abitudini e le sue amicizie per via del trasferimento nella nuova scuola e per la necessità di mantenere la sua borsa di studio.
Ad essere sinceri, questa seconda stagione è molto basata sui rapporti interpersonali e su come questi siano complicati anche quando ci sembrano chiari e semplici. Prova a spiegare cosa vuol dire un tradimento in un matrimonio o dover entrare in una nuova cerchia di amici (o amici con benefici) ad un ragazzo come Sam e vedrai che non sarai più tanto sicuro di come impostare alcune certezze.
È bello continuare a seguire la crescita di Sam anche per questo. Attraverso le sue esperienze e il suo cercare di assomigliare alle persone “normali”, possiamo notare quanti comportamenti assurdi abbiamo consolidato nelle nostre vite. Ci vuole un punto di vista esterno per capire quanto strani possiamo essere.
Elsa che cerca in tutti i modi di recuperare la fiducia ormai persa e Casey che deve cercare di rientrare in un ambiente in cui non è affatto a suo agio vanno ad affiancarsi alla difficile navigata di Sam nelle acque agitate della vita ora che non ha più Julia come guida.
È stato molto carino da parte degli sceneggiatori la scelta di non scartare totalmente il personaggio di Julia e di dare una minima rilevanza alla sua presenza e gravidanza. Peccato invece per il suo compagno, liquidato in un paio di scene come un idiota megagalattico.
Attori e personaggi continuano ad essere meravigliosi, così come la colonna sonora dolce e colorata, anche se tra vecchie certezze e nuove aggiunte è forse Sam quello meno costante e naturale tra tutti.
Tra fissazioni e manie, a volte sembra che alcune situazioni siano talmente tanto esagerate da alienare e rendere la scena artificiale. In particolare e come esempio, mi viene in mente l’intero rito del compleanno di Casey, davvero troppo troppo carico.
Tra fissazioni e manie, a volte sembra che alcune situazioni siano talmente tanto esagerate da alienare e rendere la scena artificiale. In particolare e come esempio, mi viene in mente l’intero rito del compleanno di Casey, davvero troppo troppo carico.
A parte alcuni momenti in cui gli episodi sembrano perdere un po’ il ritmo generale, la serie migliora tanto sul finale. Non abbiamo un un unico devastante evento lanciato all’ultimo secondo, come successo nella prima stagione, ma addirittura più situazioni in evoluzione che attirano la curiosità per una eventuale terza stagione ma che potrebbero anche essere accettati così come sono… anche se con qualche difficoltà.
La seconda stagione di Atypical si mantiene sui livelli della prima e si conferma una serie dolce, simpatica e interessante. Dove non si è riusciti a mantenere una coerenza generale, si è bilanciato con più spazio per tutti i personaggi e con una loro continua umanizzazione. Quello che mi piace di questa serie è proprio questo: nessuno è perfetto anche se tutti sono normali.
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