Ancora una volta ci sono voluti mesi per poter mettere gli occhi sul nuovo film di Lupin III. Dal titolo Lo schizzo di sangue di Goemon Ishikawa (titolo originale ルパン三世 ~血煙の石川五ェ門 traducibile come Lo Spruzzo di Sangue di Goemon Ishikawa XIII), questo nuovo lungometraggio di Takeshi Koike si concentra sull'abile samurai, seguendo quanto già fatto con il suo film su Jigen, ed è forse il film di Lupin III più violento mai realizzato.
Preparate i pop corn e prestate attenzione, non saranno poche le volte che rimarrete a bocca aperta.
Le premesse sono molto semplici e altrettanto semplice è il loro sviluppo: il violento e sovrumano Hawk, conosciuto come il Fantasma di Bermuda, è stato ingaggiato per assassinare Lupin III, Daisuke Jigen e Mine Fujiko. La sua missione lo porterà, però, sulla strada di Ishikawa Goemon e l'onore del samurai lo spingerà a diversi scontri mortali con lo spaventoso uomo barbuto.
Lo sviluppo del film è tutto qui, semplice e lineare come non mai e totalmente basato sui suoi personaggi, sull'onore e la vita di un Samurai e sulla violenza mai così chiara.
Con una trama semplice e senza fronzoli, sono le scelte artistiche e, se vogliamo, politiche a risaltare: Lo schizzo di sangue di Goemon Ishikawa non si fa alcun problema nello mostrare morti atroci, uso smodato di alcool, sangue a fiumi e addirittura Fujiko che fuma un bong. Tutto questo contornato con le classiche montagne di soldi e esplosioni a più non posso.
A volerla dire tutta, un grande mistero irrisolto è presente nel film, accennato nella prima scena e suggerito da Lupin e Zenigata ma assolutamente non approfondito oltre. Se questa sia una base per portare avanti la serie, praticamente soggetta a reboot e sviluppata parallelamente dallo spin off su Fujiko con il design di Koike, non è ancora dato saperlo ma la cosa mi renderebbe estremamente felice, vista anche la pessima riuscita della quarta serie e del film live action.
A parte la cruda eppur controllata violenza, tra le prime cose che colpiscono è l'incredibile qualità delle animazioni e l'ottima integrazione tra animazione ed elementi in CGI.
Dire che il film sia perfetto sarebbe un'esagerazione, ma le scene in cui le animazioni sono state poco curate si possono contare sulle dita di una mano.
Assolutamente da citare gli effetti usati per le fiamme e per il mare, semplicemente sbalorditivi e meravigliosi, e gli ottimi effetti atmosferici.
Passando ai personaggi, il design è praticamente lo stesso del film La lapide di Daisuke Jigen, ossia una versione alleggerita di quello usato per La donna chiamata Fujiko Mine. Personalmente apprezzo molto questo design, creato proprio da Takeshi Koike per la serie spin off e ripreso nei film da lui diretti, e credo sia il migliore che il franchise abbia mai avuto.
Oltre all'aspetto fisico, i personaggi sono perfettamente coerenti con il loro spirito originale, con particolare attenzione (ovviamente) a Goemon, e l'atmosfera è perfettamente in linea con quella proposta da Koike nel suo film precedente.
Per quanto appaiano poco rispetto al resto del gruppo, sia Fujiko che Zenigata sono presenti nella loro forma migliore, con chiara coscienza delle loro capacità e non strumentalizzati a miseri oggetti (sessuale la prima, demenziale il secondo).
Ancora una volta, il ruolo di Zenigata sembra legato ad una parte di storia ancora da narrare, con possibile coinvolgimento dei vertici della polizia, ma queste sono solo speculazioni.
Come ultima nota prima di chiudere, non si può non godere e non apprezzare la grande qualità delle scene d'azione, queste gestite in maniera decisamente perfetta, e la colonna sonora classica e in linea con il film. Il risveglio di Goemon nella seconda parte del film può fungere magnificamente da campione, visto il dinamismo e la fluidità con cui è realizzata questa scena.
Concludendo, Lo schizzo di sangue di Goemon Ishikawa è uno dei film migliori del franchise di Lupin III, in cui Takeshi Koike porta avanti splendidamente il lavoro iniziato con La lapide di Daisuke Jigen e che fa vivamente sperare in una storia portata avanti tramite film anziché serie tv, vista la qualità dell'ultima serie proposta e dello speciale ad essa legata.
Se le mie ipotesi su una possibile serie di film dovessero rivelarsi infondate, questo lungometraggio soffrirebbe decisamente di buchi palesi nella trama ma resterebbe comunque molto coraggioso e molto apprezzabile.
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