In giro per il mondo con la mia tavoletta Sheikhan - The Legend of Zelda Breath of the Wild

Ormai è passato un anno dall'arrivo sul mercato della nuova e portentosa console Nintendo, la Nintendo Switch, e se oggi sta godendo del suo meritato successo è anche merito di quello che è stato il gioco perfetto per giustificarne l'acquisto: The Legend of Zelda Breath of the Wild.

Appena comprata la console, non ho avuto alcun dubbio su quale titolo giocare per primo e lasciatemi dire che, ad un anno dalla sua uscita, non c'è da meravigliarsi della quantità di riconoscimenti che ha conquistato, tra lodi, premi e voti altissimi. Lasciate che vi racconti perché Breath of the Wild è uno di quei giochi che resterà nella storia.

The Legend of Zelda Breath of the Wild poster cover




Eroe di Hyrule. Ti ricordi... Ti ricordi di me?

Stanco e un po' intontito, il nostro Link si sveglia da un lungo sonno in una strana stanza nascosta in una collina. Presa coscienza di sé e entrato in possesso della tavoletta Sheikhan, riusciamo a portarlo all'estero, dove ci aspetta una spiacevole sorpresa.

The Legend of Zelda Breath of the Wild mondo da esplorare
Privi di alcuna memoria, ci ritroviamo a guardare una Hyrule quasi post apocalittica, con rovine ovunque e mostri in libertà, e siamo costretti ad imparare in fretta cosa significa difendersi e cosa significa cercare del cibo e affontare le condizioni meteo avverse.

The Legend of Zelda Breath of the Wild parte così, con un mondo sconfinato ai nostri piedi, destinato solo ad espandersi esponenzialmente, e con un una missione che più semplice non si può: sconfiggi il male e riporta la pace.

Voglio fermarmi un attimo per parlare della figura di Zelda in questo capitolo. Anche se è presente il tema del salvataggio della principessa, Zelda è tutto tranne che una donna indifesa da salvare: nei cento anni in cui Link ha recuperato le forze, la principessa ha tenuto a bada Ganon e la calamità completamente da sola (con un potere da poco riavegliatosi) e nei ricordi di Link viene presentata come un'adolescente determinata anche se costantemente sotto pressione.

The Legend of Zelda Breath of the Wild Zelda e Link
Chiusa questa parentesi, torniamo al gioco. A parte la trama, forse una delle più lineari del franchise, Breath of the Wild sa come rivoluzionare il concetto di open world e metterlo in mano ai giocatori.

Dopo una missione iniziale, necessaria per prendere confidenza con gli strumenti a nostra disposizione, siamo liberi da indicatori sulla mappa e possiamo andare dove ci pare, guidati dalla curiosità e dalla conformazione geografica.

Parte importante dell'esplorazione è la presenza di santuari e di semi Korogu. Potete giurare che, se un elemento dell'ambiente vi sembra sospetto, troverete certamente un Korogu desideroso di essere scovato, mentre la nostra tavoletta ci avviserà se saremo nei pressi di un santuario per poter collezionare gli Emblemi del Trionfo.

The Legend of Zelda Breath of the Wild sacrario
Qui entra in ballo il sistema di potenziamento del personaggio, legato a diversi fattori. Inizieremo il gioco con tre cuori e quattro spiccchi vigore e potremo scambiare, presso particolari statue, quattro Emblemi del Trionfo per una di queste due risorse.

Mentre i cuori sono utili in combattimento, per poter resistere ad un maggior numero di colpi o ad attacchi più potenti, il vigore serivrà tantissimo nell'esplorazione, per scalare montagne più alte o per nuotare più a lungo o per planare con sicurezza e così via.

Link inoltre parte con una serie di manovre avanzate (schivata, parata perfetta, attacco in salto e molte altre) già sbloccate ed utilizzabili. Non sarà necessario salire di livello per doverle imparare ma toccherà a noi giocatori conoscerle e sfruttarle al meglio.

The Legend of Zelda Breath of the Wild combattimento arco
Come fa l'avanzamento ad influire sull'esplorazione? Oltre alla questione fel vigore, le diverse zone avranno mostri sempre più aggressivi con equipaggiamento sempre migliore (che potrà diventare nostro se sconfitti) e non sarà facile avanzare se non saremo pronti ad affrontarli.

Oltre che dai mostri, dovremo guardarci dalle zone avvolte nei fattori climatici più avversi: passeremo dal gelo più insidioso delle montagne al caldo soffocante del deserto, fino a prendere fuoco su di un vulcano attivo! Per poter superare queste avversità, potremo fare quindi affidamento sul nostro equipaggiamento o sulla nostra capacità di cucinare piatti o pozioni particolari.

E qui entra in ballo l'elemento fondamentale di Breath of the Wild: la libertà. Finché saremo in grado di ingegnarci e organizzarci come meglio crediamo, potremo raggiungere qualsiasi punto visibile della mappa, senza dover rispettare un particolare ordine o particolari necessità. Questa libertà di approccio si applica anche alla maggior parte degli enigmi e delle battaglie.

The Legend of Zelda Breath of the Wild fuoco nel covo
Molto spesso, infatti, un approccio calmo e ragionato alle diverse situazioni è la chiave per una vittoria sicura e senza consumo inutile di risorse. Infatti, tutte le nostre armi saranno soggette a deterioramento, le nostre frecce ad esaurimento e il nostro cibo... be', il cibo al nostro stomaco... e non vorremo di certo consumare le nostre scoperte migliori per mostri di poco conto.

A costo di sembrare ripetitivo, lo ripeterò ancora una volta: la chiave della bellezza di The Legend of Zelda Breath of the Wild è la libertà che lascia al giocatore, sia in termini di esplorazione che di approccio a enigmi e situazioni diverse.

Ovviamente, il titolo non è privo di difetti. Innanzitutto, essendo un gioco cross-gen non ha potuto sfruttare appieno le potenzialità della console ibrida Nintendo, con sporadici cali di frame rate sotto i 30fps in situazioni con molto fuoco a schermo o nella Foresta di Hyrule.

The Legend of Zelda Breath of the Wild torre
Anche il sistema di scoperta delle zone della mappa, legato alla scalata di diverse torri sparse per la mappa, ha in se qualcosa di già visto. Quantomeno, ogni torre propone una sfida diversa e non sempre di banale soluzione.

Sarebbe stato carino permettere la mappatura dei tasti, soprattutto del salto, sarebbe stato utile avere accesso ad un ricettario così come è stato proposto il compendio per equipaggiamenti, fauna e flora, non sarebbe stato male avere anche un modo per creare frecce e armi di legno così come è possibile cucinare e preparare pozioni, sarebbe stato fantastico salvare sulla memoria della console le foto scattate con la tavoletta Sheikhan e sarebbe stato il massimo avere accesso ad un New Game Plus con il proprio slot di salvataggio.

The Legend of Zelda Breath of the Wild cavalloCome avrete capito, a parte la questione dei cali di fluidità (comunque limitatissimi), sono tutte questioni secondarie e non eccessivamente importanti che sarebbe stato bello avere ma che difficilmente arriveranno anche in futuro.

Messe da parte queste piccolezze, esplorare Hyrule, scoprirne i segreti, raggiungere i centri abitati, domare diverse cavalcature, andare a caccia di animali o giocare una partita vegetariana o vegana... insomma, vivere il mondo che ci viene proposto al modo che preferiamo è un'esperienza incredibile e assolutamente ripetibile.

Per questi motivi The Legend of Zelda Breath of the Wild è il miglior open world attualmente in circolazione, con una libertà senza eguali contornata da un sistema di combattimento soddisfacente, una colonna sonora all'altezza e una mappa semplicemente enorme. Se vogliamo dirla tutta, anche la storia sa riservare dei momenti interessanti, soprattutto se decideremo di recuperare tutti i nostri ricordi.

Se tutto questo non vi basta per recuperare una Nintendo Switch assieme a questo fantastico titolo, o siete tra i pochi in possesso di una Wii U o siete tra i molti fomentatori di console war senza senso.

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