Finalmente sono riuscito a tornare al cinema e l'ho fatto per vedere un film di cui non sapevo nulla ma che mi ha catturato a partire dalla sua locandina: Lady Bird di Greta Gerwig.
Devo dire che ho passato una serata a dir poco piacevole con un film che mi ha dato più o meno le stesse vibrazioni di Juno, ma che ha saputo essere a tratti più profondo. Preparatevi, ci sarà da ridere ma anche da pensare.
Lady Bird è il nome che la giovane Christine (interpretata da Saoirse Ronan) si è autoconferita e il suo battezzarsi in maniera differente e fantasiosa è chiaramente un modo per rinnegare quella che, altrimenti, dovrebbe accettare come realtà.
Lady Bird infatti è figlia di una famiglia poco abbiente in una piccola città spaccata in due ceti sociali, sia economicamente che fisicamente, costretta a frequentare una chiesa cattolica anche se poco o per nulla credente.
Con una madre oppressiva, orgogliosa, nervosa e sempre costretta ai doppi turni, un padre vicino al licenziamento e sempre pronto a farsi in quattro per la propria famiglia e un fratello e la sua compagna che annaspano per poter trovare la loro indipendenza e stabilità, Christine sogna una vita lontana e diversa ed è disposta a provarci per far sì che si concretizzi.
Come studentessa di scula superiore, vive tutte quelle esperienze, quelle ribellioni, quei momenti imbarazzanti che fungono da rito di transizione verso una maggiore responsabilità e percezione della realtà e, a dispetto di dubbi e incertezze, ne esce infine rinnovata e più matura.
L'intero film è una commedia dal sapore dolce amaro, con risate strappare da situazioni realistiche e spesso molto serie. Lady Bird, infatti, non si prende la briga di addolcire la pillola ma sbatte in faccia la realtà della crescita e della cecità a ciò che ci circonda, rendendo comiche situazioni che nulla hanno di divertente.
La prima prova di Greta Gerwig alla regia, tra l'altro con un film di cui è anche sceneggiatrice, è il simbolo di tanta voglia di raccontare e il risultato è un lungometraggio valido che da enorme importanza ai suoi personaggi femminili e che usa un salto nel passato per meglio raccontare anche il presente.
Si parla di crescita personale, del rapporto genitori - figli, del rapporto con la propria sessualità, di ipocrisia, di debolezza, di comprensione e di apprezzamento e lo si fa attraverso personaggi vivi, vissuti attraverso le esperienze della protagonista.
Nel personaggio e nelle esperienze di Christine c'è sicuramente tanto del vissuto della stessa Gerwig, quasi coetanea della protagonista negli anni in cui la storia è ambientata e anche lei originaria di quella cittadina tanto criticata ma infine tanto amata che prende il nome di Sacramento.
Proprio Saoirse Ronan, nei panni della giovane ribelle, si fa notare per l'ennesima volta come talento da non sottovalutare e da tenere d'occhio ed è proprio grazie alla sua Lady Bird che possiamo apprezzare un film più impegnativo di quanto appaia in superficie.
Lady Bird è quindi un film divertente e apprezzabile su più livelli, adatto a qualsiasi tipo di pubblico e in grado di emozionare a tradimento, tra una risata e l'altra. Greta Gerwig ha diretto un ottimo prodotto che va sicuramente visto e consigliato.
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