Nelle poche serate libere bisogna programmare con attenzione quello che si vuole vedere e, spesso, ci si getta alla ricerca di qualcosa di interessante e sfizioso con il dovuto anticipo. Altre volte, quando il tempo della ricerca viene meno, bisogna accontentarsi di quello che ci viene proposto ed è proprio così che mi sono imbattuto in The Anthem of the Heart - Beautiful Word Beautiful World, film d'animazione con dai risvolti interessanti su una ragazza che perse la voce durante l'infanzia per via della maledizione di un uomo uovo!
Dalle premesse intriganti, questo lungometraggio del 2015 ha un approccio abbastanza poco convenzionale rispetto ai canoni dell'animazione giapponese sugli slice of life / love story e devo dire che sa come intrattenere.
Dal titolo originale (心が叫びたがってるんだ) così lungo da essere abbreviato anche in patria in KokoSake, The Anthem of the Heart ci parla della piccola Jun Naruse e della sua voglia irrefrenabile di parlare. Questo suo impulso irrefrenabile la porterà a raccontare a sua madre dell'infedeltà del padre, scoperta per caso durante uno dei suoi giochi.
Dopo questo incidente, la vita della sua famiglia cambierà bruscamente e lei si sentirà responsabile dell'accaduto. Ci penserà il padre a rincarare la dose, accusando lei e la sua necessità di parlare della sua rottura con la moglie. Di lì a poco, un piccolo uomo a forma di uovo si presenterà nella vita di Jun e le bloccherà la voce in cambio di una vita più felice.
No, non vi sto assolutamente raccontando l'intero film! Queste sono solo le premesse! Jun continuerà la sua vita senza parlare con nessuno e cercando di comunicare e interagire il meno possibile, almeno fino a che non sarà costretta a diventare parte attiva dell'organizzazione di un festival scolastico.
La cosa intrigante, a parte la presenza dell'uomo uovo vestito in modo fiabesco, è la gestione dei diversi personaggi di The Anthem of the Heart. Non tutto ruota attorno a Jun, che teoricamente dovrebbe essere la protagonista, ma molto è affidato ai comprimari.
Takumi Sakagami è un ragazzo molto introverso appassionato di musica e abile pianista. Costretto a partecipare all'organizzazione del festival, viene sorpreso da Jun a canticchiare sunando al pianoforte. Completamente catturata dalla sua musica, Jun chiede a Takumi di comporre delle canzoni per lei, così che la maledizione della sua voce non possa impedirle di cantare.
Nel gruppo del comitato organizzativo sono anche presenti Natsuki Nitō, tra le ragazze più in gamba della classe e vecchia amica di Takumi, e Daiki Tasaki, campione di baseball con l'indole da teppista che è stato costretto ad abbandonare le partite per via di un infortunio.
Trascorrendo tempo tutti insieme per l'organizzazione dell'evento, che prenderà la forma di un musical basato sulla maledizione di Jun, i quattro iniziano a conoscersi a vicenda, creando legami, aprendosi a confidenze e facendo nascere sentimenti.
È proprio nei rapporti tra i vari personaggi e nella loro importanza per le loro vite che The Anthem of the Heart cerca di distinguersi maggiormente dagli sviluppi canonici, proponendo quattro personaggi con le loro sfaccettature e con un personale punto di vista sul musical e sui propri ostacoli. Usando Jun come perno, Takumi, Natsuki e Daiki riusciranno a raccogliere il coraggio per cercare di miglirare, così come, infine, farà anche Jun.
A parte la storia, piuttosto realistica a volerla dire tutta, The Anthem of the Heart propone un buon ritmo narrativo accompagnato da animazioni ben realizzate e piuttosto fluide e da una buona gestione dei colori e delle luci. Oltre l'aspetto, decisamente gradevole, la colonna sonora è stata realizzata con particolare attenzione, con rimandi alla musica classica e buone canzoni messe in scena per il musical. Ovviamente, il cantato è in giapponese, ma la contaminazione tra le sonorità nipponiche e la musica classica è apprezzabile.
Non voglio aggiungere altro per non rovinarvi la sorpresa, ma The Anthem of the Heart - Beautiful Word Beautiful World è decisamente un film d'animazione piacevole e a tratti sorprendente per la direzione che intraprende con i suoi personaggi. Se siete alla ricerca di qualcosa di carino, questo film potrebbe fare al caso vostro.
PS: lo staff che ha lavorato a KokoSake è lo stesso che si è occupato della serie tv Ano Hana.
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