Complici i nuovi impegni rispetto gli scorsi anni, non ho avuto il tempo materiale di scrivere questo post prima di oggi. Brooklyn Nine-Nine è finito da un po' (più di una settimana se non ricordo male) e l'intera serie mi ha lasciato impressioni discordanti seppur sempre divertendo. Ripartiamo con Jake e Holt in questa quarta stagione, consci che la serie è già stata rinnovata, e torniamo a gridare "Nine Nine!" tutti insieme.
Come sempre, cercherò di evitare ogni spoiler possibile, ma alcuni eventi sono o molto prevedibili o necessari per parlare di quelli che sono gli sviluppi nella serie. La scorsa stagione (se state leggendo questo post già lo saprete) si è conclusa con Jake e Holt costretti a cambiare identità per poter sfuggire alle minacce di morte di Figs.
Ovviamente, la situazione è solo transitoria e i due faranno infine di tutto per tornare alla loro solita vita nel loro amato distretto. Da qui, riprenderà la solita dinamica della serie, con i diversi membri della squadra che dovranno fronteggiare le difficoltà che la vita e il lavoro proporrà loro.
Per quanto la struttura degli episodi sia comunque quasi sempre la stessa, la serie è in grado di giocare sugli eventi e sui personaggi per proporre situazioni più o meno nuove e interessanti, ma mai noiose e sempre esilaranti.
La piacevole novità, per quanto l'episodio sia forse tra i meno interessanti, è stato il crossover con New Girl in un episodio dalla doppia valenza, collegato al gemello della serie con Zooey Deschanel. La novità meno piacevole è stata la mid-season finale con un evento potenzialmente distruttivo ma quasi del tutto casuale. Devo però segnalare degli episodi di spiccata utilità sociale, trattanti temi delicati e tristemente attuali con la giusta serietà e le giuste conseguenze.
A parte questo, e l'ennesima season finale palesemente aperta e implicante una nuova stagione per la totale mancanza di un senso di chiusura, la quarta stagione è come sempre divertente e intrattenente, con buona gestione dei suoi personaggi e con trame e sottotrame comunque interessanti. Ormai ci siamo affezionati alle familiari dinamiche tra i vari membri della squadra e le loro situazioni, per quanto a volte siano molto sopra le righe, ci sembrano naturali.
Nulla da dire sulla recitazione o sulla regia, in linea con le altre stagioni e coerente con l'evoluzione dei personaggi, mentre mi fa un po' storcere il naso questo ennesimo finale che, in realtà, finale non è. Giunti ormai al quarto anno di questa serie, l'abitudine di una sempre più totale mancanza di una qualsivoglia chiusura e la continua spinta verso eventi futuri per creare ansia e attesa rischia di diventare un problema serio.
Nonostante non sia il caso di questa stagione, che ha dedicato quantomeno tre episodi alla questione della protezione testimoni, proporre grandi colpi di scena che, in effetti, si risolvono in poco avendo un impatto quasi nullo sulla storia è un'arma pericolosa che può portare ad una perdita di fiducia degli spettatori se ripetuta ad oltranza.
Al netto delle critiche e di qualche episodio un po' meno divertente di altri, la quarta stagione di Brooklyn Nine-Nine resta comunque una certezza per i fan della serie. Divertente, spensierata e folle, non possiamo che voler continuare a godere della compagnia dei nostri detective preferiti.
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