Il brutale lavoro di Ratigher - Trama Il peso di una testa mozzata

Lo ammetto, sono molto in ritardo su Ratigher e, sì, l'ho scoperto solo ultimamente grazie a Fumettology, ma devo dire di esserne rimasto colpito abbastanza da decidere di parlarne e di volerne leggere ancora. Ho iniziato con Trama - Il peso di una testa mozzata dopo aver scoperto della possibilità di scaricarlo gratuitamente dal sito di Retina (link nel post) ed è di questa suo primo graphic novel che scrivo oggi, pur dispiacendomi per non aver recuperato la copia fisica.

Trama Il peso di una testa mozzata Ratigher poster cover




Trama Il peso di una testa mozzata Ratigher mostro
È in una serena e tranquilla giornata di sole che due giovani cugini, Lavinia e Giulio, vengono avvicinati da uno strano nano coperto di fango e armato di forcone appena risalito da una ripida scogliera. Minaccioso e diretto, sembra interessato alla classe sociale dei due e sembra estremamente determinato a farsi portare da loro ad una festa in programma per quella sera da i loro amici ricchi, poco importa che Giulio offra soldi o che Lavinia cerchi di presentarsi come ragazzi che "stanno bene". Dopo aver buttato i loro telefoni e averli costretti a salire in macchina, il rapitore obbliga i due a tirare una dose di coca (droga già in loro possesso) per poi iniziare a chiacchierare come nulla fosse durante un'allegra gita nei boschi.

Da qui si passa alla sera e le disavventure dei due "ragazzi normali" procedono incalzanti sezione dopo sezione, scandite da una tavola presentata in negativo e con i dialoghi mutilati che ci anticipa quello che accadrà da lì a poco, fino al ritorno in piena notte alla scogliera, questa volta vicino alla festa, punto di partenza della storia ma con una nuova visone del tutto rispetto all'inizio della stessa.

Il primo punto in cui Trama impone la sua particolarità sono i disegni, volutamente lontani dalla perfezione stilistica e tracciati in uno stile tipicamente distorto. A detta dello stesso autore, questo suo primo lavoro corposo è stato un esercizio di costanza nello stile e di fluidità nella narrazione e non si può dire che questo suo esercitarsi non si noti nella lettura: i personaggi sono disegnati a tratti eccessivamente distorti, cosa che non credo fosse voluta, e i disegni danno l'impressione di essere piatti nonostante l'utilizzo del retino, forse troppo massiccio per i miei gusti, mentre la narrazione, pur procedendo a ritmo serrato e velocissimo, viene rallentata da alcuni passaggi non troppo chiari. Devo dire di essermi fermato un paio di volte a rileggere la tavola per paura di non aver capito esattamente la situazione ma, a parte questi piccoli intoppi, gli eventi viaggiano veloci come un treno e lo stile è talmente brutale da calzare alla perfezione.

Trama Il peso di una testa mozzata Ratigher flash forward
Secondo punto fuori dall'ordinario sono le tavole di flash forward, presentate prima dell'inizio della storia stessa e portate avanti fino alla fine ed oltre. La cosa importante di questa scelta è il finale presentato in un'unica pagina, distante dalla fine di due tavole ma presentata ad una decina dalla fine stessa. Due frasi, questa volta integre, in cui si da una risposta alla domanda che (non) è stata posta fin dal titolo.

Ecco, il finale di Trama e la trasformazione dei due ragazzi mi fa pensare ad una voglia di mostrare la mostruosità oltre il mero aspetto fisico, più nascosta nella mente e nell'animo dei personaggi ed è con questo pensiero in testa che ho ricominciato la lettura dal principio. Sin dall'inizio della storia, Lavinia e Giulio vogliono presentarsi come due ragazzi normali, con i problemi di tutti e incappati per sfortuna nel loro fato ma questa loro normalità viene contraddetta più volte durante le loro disavventure: Lavinia ha appena finito di disintossicarsi, Giulio porta con se "il minimo, per essere sicuri" poi quantificato in 200€, sigarette, una pistola e cocaina che Lavinia prende senza troppe minacce e la lista potrebbe continuare ancora per un po'. Ovviamente, anche tutti i personaggi che incontrano, come quelli che avrebbero dovuto incontrare, sono dei mostri travestiti da esseri umani.

Trama Il peso di una testa mozzata Ratigher fine
A volerlo leggere ed esaminare con attenzione, Trama - Il peso di una testa mozzata è molto più di un nano di fango che rapisce due benestanti armato di forcone, ma è una critica alle apparenze, una riflessione personale di Ratigher, una spinta a pensare per il lettore, un viaggio interiore e molto altro ancora. Oppure è semplicemente una storia narrata più che bene da un autore all'epoca emergente (parliamo del 2011) proveniente dal fortissimo collettivo dei Super Amici, poi diventati Fratelli del Cielo, comprendente LRNZ (di cui ho letto e parlato di Golem), Tuono Pettinato e altri nomi diventati ormai artisti trainanti del fumetto italiano odierno. Che Ratigher avesse in mente di spingere il lettore alla ricerca di significati profondi tra le sue tavole non ci è dato saperlo ma il fatto che ci sia riuscito la dice lunga sul suo talento. Aspettatevi a breve un post su Le ragazzine stanno perdendo il controllo perché non vedo l'ora di leggerlo.

PS: a voi il link da cui poter leggere e scaricare Trama.

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