Il verdetto sospeso - Death Parade

Dopo aver passato un anno buono senza vedere anime di nuova produzione, ho iniziato a vedere, tramite VVVVID, Death Parade spinto da curiosità e da consigli. Le premesse sembravano intriganti e il nome Madhouse garantiva un prodotto sopra la media e, effettivamente, mi sono trovato a guardare una serie davvero niente male... da questo a gridare al miracolo, però, ce ne passa.

Death Parade poster cover




Death Parade Decim e ragazza
Il Quindecim è un bar gestito da un inquietante soggetto di nome Decim in cui si riversano coppie di persone senza ricordare come siano arrivate. Ogni coppia è costretta a partecipare ad un gioco "casuale", lasciando intendere che la loro vita sarà messa in palio, il tutto mentre Decim non farà altro che osservare. Messo così, sembra qualcosa di strano e già visto ma, in realtà, gli ospiti del bar sono anime appena trapassate e il gioco, scelto a priori dal giudice, è un mezzo per spingere i defunti ai loro limiti e per estrarre da loro quanta più oscurità possibile, per poi emettere un giudizio. Decim, infatti, è un giudice e il suo compito è quello di decidere se un'anima è degna di reincarnarsi o se dovrà cadere nel vuoto. In questa situazione di contorno, che detterà il ritmo delle prime puntate, si aggiunge la presenza di una ragazza priva di alcuna memoria a cui viene chiesto di assistere Decim nei suoi giudizi in qualità di aiuto giudice. Come dicevo, a parte le prime puntate che seguono il formato alla lettera, la storia tende a proseguire e ad evolversi passo passo durante le dodici puntate, fino a raggiungere il suo picco nell'episodio finale, perfettamente in linea con la serie.

Death Parade Nona e ragazza
Death Parade nasce dal cortometraggio Death Billiards, prodotto dalla Madhouse per l'Anime Mirai 2013, che si pone come puntata a se stante, perfettamente integrabile nell'anime, non necessaria alla visione di quest'ultimo ma utile a comprendere meglio lo svolgimento della serie. I personaggi sono caratterizzati fisicamente senza dover ricorrere a stranezze eccessive e, a mio avviso, sono sovrabbondanti, seppur pochi in relazione ad altri anime, per quello che è lo svolgimento della serie: oltre alla ragazza (di cui non svelerò nemmeno il nome) e a Decim, conosciamo Nona (la mia preferita), giudice di alto rango, Oculus, che si occupa che i giudici svolgano il loro dovere, Ginti, giovane giudice al pari di Decim con uno spiccato odio per il genere umano, Quin, precedente gestore del Quindecim, Clavis, addetto all'ascensore, Casta, che non si sa bene cosa faccia, e un altro paio di giudici, utili solo per scambiare due battute con Ginti. Con tratti stereotipati e poco spazio per se, alcuni dei personaggi secondari sembrano essere inseriti solo per far capire che dietro al giudizio delle anime c'è una grande mole di lavoro, inoltre il loro comportamento sembra mettere in discussione la prerogativa per cui i giudici non dovrebbero avere sentimenti e, paradossalmente, quello più vuoto sembra essere proprio Decim. Un peccato, vista la cura messa nei due personaggi principali.

Death Parade Ginti
A parte questa strana gestione dei personaggi, la serie va avanti spedita e le puntate incuriosiscono molto. A tratti sembra che i giochi scelti per il giudizio siano poco coerenti tra le varie puntate, passando da una dolorosa partita a freccette ad una gioviale partita a bowling, ma chi siamo noi per criticare l'operato di un giudice? In realtà, questo è proprio uno dei punti della serie e lo scopo di Nona è quello di trovare un modo per rendere il giudizio più equo e funzionale. Sicuramente qualcosa è cambiato, come ci mostrano gli ultimi frangenti dell'ultima puntata, ma non ci è dato di sapere se in meglio o in peggio. Inoltre, durante le puntate, si cerca di spiegare più o meno tutto quello che è stato implementato nella serie, a volte esagerando e creando più confusione del dovuto o cancellando quel fascino misterioso che parole come vuoto possono esercitare. Non c'è nulla da dire sul lavoro della Madhouse per le animazioni, ottime per un anime serializzato in tv mentre vorrei spendere due parole per la colonna sonora, abbastanza apprezzabile, e per le sigle dell'anime, non di certo dei capolavori ma molto al di sopra della media giapponese. Quanto meno non arriverete ad odiarle.

Death Parade è una serie abbastanza ispirata, seppur non libera da meccaniche già viste, e la sua trama è abbastanza interessate da essere seguita con piacere e con curiosità. Definibile quasi come uno slice of life (of death) la serie è sicuramente un buon prodotto, ma pecca sotto alcuni aspetti che non le permettono di essere un capolavoro. Insomma, un lavoro sopra la media attuale, sicuramente apprezzabile ma che sta brillando non tanto per le sue qualità quanto per la mancanza di prodotti validi per un pubblico un po' più esigente. Il mondo degli anime si è involuto in "tette, culi, versi orgasmici" e voglio pensare a Death Parade ad un passo nella direzione giusta più che ad una perla.

Ps: vi lascio l'opening della serie, così che possiate farvi un'idea.

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