Cromatiche di emozioni - Il blu è un colore caldo

Dopo aver tanto rotto le scatole con frasi del tipo "lo devo leggere", "alla fine me lo comprerò" eccetera, la mia dolce fanciulla mi ha regalato Il blu è un colore caldo e, infine, ho trovato anche il tempo di leggerlo. Non avendo visto e non sapendo di cosa parla La vita di Adèle (film ispirato dalla graphic novel), mi sono lasciato prendere dalla narrazione di Julie Maroh e ho finito questo romanzo in un pomeriggio... dolce, tanto dolce.

Il blu è un colore caldo poster cover




Il blu è un colore caldo fantasie Clem Emma
Il blu è un colore caldo è il primo romanzo grafico scritto ed illustrato da Julie Maroh, giovane fumettista francese (inutile ricordare di quanto i francesi siano avanti nel campo dei fumetti). La storia, divisa tra passato e presente tramite l'utilizzo i pagine colorate o in scala di grigio, ci narra della vita di Clémentine, Clem per gli amici, durante il periodo delle scuole superiori, in quello che è il momento più difficile per un adolescente per incertezze e mancanza di appigli. È proprio in questo periodo che Clem incrocia sulla sua strada una ragazza dai capelli blu acceso e ne resta talmente affascinata da esserne ossessionata. La sua figura la tiene sveglia la notte, con il cuore a tamburo battente mentre immagina, o sogna, di essere toccata da lei. Pensieri di amore omossessuale che, inizialmente, portano Clem a vergognarsi e a respingerli con forza. Sarà grazie all'appoggio dell'amico Valentin e al successivo incontro con Emma (la ragazza dai capelli blu) che Clem troverà la sua strada e la sua pace personale, fino al tragico finale annunciato sin dalla prima frase del romanzo: "Amore mio, quando leggerai queste parole avrò già lasciato questo mondo".

Il blu è un colore caldo stanza citazione
Se si tiene in considerazione che questo è la prima graphic novel di Maroh, ci troviamo decisamente davanti ad un bel lavoro: lo stile dei disegni è un tantino acerbo, ma particolare e molto gradevole, contornato da una classica e sapiente divisione delle tavole. Molto gradevole l'accorgimento di mantenere una diversa colorazione in base al momento narrato, sempre lasciando gli elementi importanti nel loro colore blu che hanno destato fantasie e speranze della giovane Clémentine. Interessante anche la scelta di narrare la storia attraverso la lettura dei diari di Clem da parte di Emma, tornata a casa del suo amore perduto tra l'accettazione della madre e l'odio profondo del padre. In fin dei conti, la storia non è una grande novità, ma è narrata con molta dolcezza e mettendo l'accento sui temi dell'integrazione e del forte ostruzionismo e dell'incomprensione che regna nei confronti degli omosessuali. Se Emma e Clem fossero stati un uomo e una donna, la storia non sarebbe stata quella che è... forse non ci sarebbe nemmeno una storia da raccontare.

In definitiva, mi sento di dire che Il blu è un colore caldo rappresenta un bel punto di partenza per un'autrice emergente e un bel romanzo che vale la pena leggere e che da da pensare mentre scalda il cuore. 

Nessun commento: