Lungo inverno tra due fratelli - Mordraud di Fabio Scalini

Consigliatomi da più di una persona e notato a Lucca 2013, mi sono lanciato nella lettura di Mordraud, romanzo fantasy di Fabio Scalini, primo di una trilogia. Il libro in questione è gratuitamente scaricabile dal sito ufficiale http://it.mordraud.com/ in lingua italiana e, mentre scrivo questo post, è in procinto di essere rilasciato in lingua inglese mentre i restanti due romanzi della trilogia sono pronti e in attesa di essere diffusi. Le immagini che ho inserito sono tutte tratte dalla pagina ufficiale su deviantART (http://mordraud.deviantart.com/). Al momento, è in movimento anche un progetto per la realizzazione di un film, ma non sto qui a dilungarmi su informazioni che potete facilmente reperire sul sito ufficiale e passiamo a vedere di cosa tratta questa nuova epopea fantasy.

Mordraud romanzo 1 poster cover




La trama raccontata dall'autore:
Il mondo di Cambria è devastato da una guerra decennale. Città e paesi sono ridotti a cumuli di detriti e lande incolte. Da una parte, le Lance Imperiali e i terribili cantori di Cambria, capaci di plasmare la realtà attraverso la potenza delle loro armonie. Dall’altra, i fieri ribelli di Eldain, custodi delle terre libere dell’Est. Tre fratelli nascono e crescono immersi nella desolazione della guerra, soffocati da un odio che li corrompe e li spinge a cercarsi sui campi di battaglia. Verranno trascinati da rimorsi e da recriminazioni che hanno radici troppo vecchie per essere estirpate, legate a doppio filo con il sanguinoso fallimento della loro famiglia. Il fronte della guerra diventerà così il palco su cui Mordraud, Dunwich e Gwern consumeranno la loro personale tragedia, fra amori trascinanti, carriere inarrestabili, e lunghe notti a tremare nelle tende spazzate da Lungo Inverno.
È vero, la storia si sviluppa seguendo queste linee, ma il romanzo è più che altro il racconto della vita di Mordraud, come il titolo ci suggerisce. Nonostante i punti di vista narrati siano effettivamente quelli dei fratelli (anche se Gwen passa presto in secondo piano), oltre che altri personaggi importanti, mi sento di dirlo perché Mordraud muore. Non vi sto facendo uno spoiler colossale, ve lo assicuro, perché apprenderete questa preziosa informazione ancor prima di sapere chi è Mordraud. Il libro si apre, infatti, con una prefazione in cui i due fratelli sopravvissuti si troveranno a pensare al povero consanguineo scomparso davanti alla sua tomba vuota. Vabbé, la destinazione ora la conosciamo, ma possiamo sempre goderci il viaggio, vero?

Mordraud mappa
La storia inizia ancor prima che i tre fratelli siano nati, ai tempi in cui i loro genitori dovevano ancora conoscersi, e si incammina verso quello che sarà il punto d'inizio delle loro vicende. Sin dai primi capitoli, ci troviamo in un mondo segnato dall'odio e dalla guerra e viene messo subito in chiaro che non leggeremo una storia simpatica e allegra, dove gli eroi salvano la principessa dal drago cattivo e la sposano prima di ingravidarla. In Mordraud, la politica e l'aspetto umano giocano una parte fondamentale, rendendo reali i personaggi e tessendo un racconto avvincente. La nostra curiosità e lo stile stilistico di Scalini ci spingeranno a divorare i primi capitoli, fino a inghiottire in un soffio una buona metà del libro: la figura dei cantori, l'accademia e le Lance Imperiali al servizio dell'imperatore, i ribelli di Eld arroccati sul Terrapieno, la vita in paese e nella capitale sono tutti elementi ben gestiti e narrati, reali e tangibili. Personalmente ho apprezzato molto la figura dei cantori e il modo in cui il canto veniva usato e studiato e devo ammettere di esserne rimasto affascinato.

Tutto questo senso di perfezione, però, mi ha improvvisamente abbandonato ad un certo punto del romanzo, più o meno verso la metà: ho iniziato a trovare alcune situazioni narrate un po' forzate, altre semplicemente di troppo, mentre lo stile dell'autore, fino ad allora splendido e fluido, iniziava a perdere la sua armonia, quasi come se la penna fosse passata in mani meno esperte, intente in un tentativo di copia riuscito non troppo bene. Ad accompagnare questa brutta sensazione si sono aggiunte le messe in un angolo di personaggi fino ad allora centrali e l'aggiunta di nuovi nomi al solo scopo di veicolare le scelte dei protagonisti o, in molti casi, al solo scopo di riempire righe di narrazione per allungare un capitolo. Insomma, da un certo punto in poi è svanita la magia che manteneva gli occhi incollati alle pagine e mi sono sentito spinto a continuare la lettura solo dalla curiosità per lo svolgimento degli eventi.

Se dovessi dare un giudizio su questo primo romanzo della trilogia, e se sto scrivendo questo post è per darlo, direi che l'idea è più che buona e lo stile dell'autore è ben sopra la media, ma ho avuto l'impressione che si sia cercato di strafare, accantonando la cura che si era posta nella stesura della storia e nella caratterizzazione dei personaggi al solo scopo di produrre un librone da cinquecento e passa pagine, primo di una trilogia che mi aspetto della stessa mole. Mi duole dirlo, come mi è dispiaciuto scoprirlo leggendo, ma credo che Mordraud sia un romanzo appassionante che, purtroppo, perde presto quel suo tocco in più, riportandosi improvvisamente nel mare di belle idee sviluppate non troppo bene. Leggere per credere.

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