Lo ammetto, sono un po' in ritardo, ma ho recuperato anche il terzo film di Digimon Adventure tri, intitolato Kokuhaku (Confessione) e devo dire che è stato completamente diverso da quello che mi aspettavo. Sì, c'è una nuova megaevoluzione, ma no, non è un mega episodio lento come il precedente.
Con Digimon Adventure tri Kokuhaku, distribuito come i precedenti nei cinema giapponesi e sotto forma di cinque puntate al di fuori del sol levante, si inizia ad approfondire seriamente la trama che questa serie di film sta mettendo in atto, iniziando a curare con un po' più di attenzione e con la dovuta paura il discorso dell'infezione che sta colpendo i digimon. Cosa importate, i compagni dei digiprescelti non sono assolutamente immuni e i primi segnali di una possibile ritorsione sono ben mostrati sin dall'inizio. Realizzare di poter cedere alla violenza incontrollata porta i protagonisti a dover prendere o accettare decisioni piuttosto tragiche. Inoltre, per quanto non ci siano altri punti d'incontro con le passate stagioni che possano farci capire in quale punto della linea temporale stanno avvenendo questi film, la fine di Kokuhaku da quantomeno un'accenno di risposta alla questione dell'Imperatore Digimon.
Detto questo, nonostante la storia si stia facendo interessante e nonostante questo terzo film sia un vero e proprio punto di svolta per la serie (senza fare spoiler), posso dire che la natura delle distorsioni e dell'infezione, così come è stata spiegata, non è che abbia proprio senso. Ma vabbé, la si prende per buona, come con ogni strana assunzione in materiale fantascientifico, e si va avanti. Come per il precedente film, non faccio alcuno spoiler nel dire che mi fa molto piacere vedere finalmente HerculesKabuterimon in tutto il suo enorme splendore e, per quanto la nuova digivoluzione sia dovuta alla rinnovata determinazione di Tentomon, resta importante l'attenzione posta su Koushiro e su Takeru e Patamon, gestiti con un po' di intelligenza in più rispetto a Joe e Mimi in Ketsui e con un'ottima integrazione nell'avanzare del film che, questa volta, non è risultato affatto pesante. Restano ancora un po' in ombra gli altri personaggi (sempre e soprattutto Sora).
Per le animazioni, Kokuhaku risulta molto sotto tono rispetto ai precedenti, soprattutto nei primi minuti, e i fondali sembrano avere decisamente qualcosa che non va. Oltre questo, le animazioni dei modelli in computer grafica sono integrate sufficientemente male da renderli fastidiosi, per fortuna il loro numero ridotto ha un impatto molto limitato sulla visione. Come per i precedenti, Kokuhaku prende a piene mani dalla prima serie per quanto riguarda la colonna sonora e la sigla, cosa che non può che rendere l'operazione nostalgia più solida mentre si giunge a quello che potrebbe essere un vero e proprio nuovo inizio dell'avventura.
Per concludere, Digimon Adventure tri Kokuhaku evolve quello che si era fatto con Ketsui portandolo ad un livello più che accettabile e decisamente intrattenente. Facendo leva sui sentimenti e spargendo indizi fugaci, questo terzo film riaccende l'interesse per l'intera operazione e ci obbliga a segnare la data del 25 febbraio 2017 per l'uscita nei cinema nipponici di Sōshitsu (Perdita).
Ps: vi lascio il trailer di Digimon Adventure tri - Kokuhaku
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