Fan italiani di Lupin III, gioite! Da sabato scorso sono iniziate, in seconda serata, le prime TV degli Special TV di Lupin inediti in Italia e ho deciso di cogliere l'occasione per parlare dello special che andrà in onda questa notte: Lupin III La principessa della brezza: La città nascosta nel cielo. Mettetevi comodi e vediamo di cosa tratta questo lungometraggio sul ladro gentiluomo.
Sicuri che portare il bambino sia stata una buona idea? |
Il dirigibile ospitante la mostra dei tesori nazionali di Shahalta viene assaltato da uno squadrone con maschere da uccello e, proprio mentre stanno per fuggire con il bottino, scopriamo che la loro irruzione ha rovinato i piani di Lupin, che si vendica scappando con la borsa contenente la refurtiva. Una volta tornato al covo, però, scopre che nella borsa non ci sono tesori ma solo un neonato e la custodia vuota di una gemma. Per scoprire l'identità del bambino e del commando che lo stava rapendo, Lupin e Jigen iniziano a farsi immortalare, durante i loro furti, proprio in compagnia del neonato (riscuotendo un certo successo, soprattutto sul pubblico italiano). Da qui si arriverà ad avere a che fare con il tesoro segreto della nazione europea (fittizia) di Shahalta e con gli interessi economici dietro al consumato colpo di stato.
Ma come fa Zenigata a non riconoscere Fujiko? |
Devo ammettere che, soprattutto nelle battute iniziali, questo special si è posto come uno dei più interessanti che io abbia visto. Sin dall'inizio della storia si respira una certa diversità dalle normali dinamiche dei prodotti targati Lupin, per quanto la trama si mantenga su i più classici binari. La principessa della brezza soffre, però, di un gran numero di scene o blocchi di scene morte, quasi ininfluenti a livello di avanzamento della storia e eccessivamente sopra le righe in quanto a mancanza di realismo, e di un calo di interesse sul finale. Per una buona parte dello special si ha a che fare con situazioni serie e trattate abbastanza bene, salvo poi sfociare in una manciata di occasioni in comicità degna della seconda stagione e di alcuni episodi della terza, sempre sottolineate da musichette a tema. Molto interessante è, invece, lo stile complessivo, forse quanto di più vicino allo steampunk si sia mai visto in Lupin III, con buoni rimandi e strizzate d'occhio a Il Castello di Cagliostro. Non ci si può di certo lamentare delle animazioni, sicuramente di buon livello, mentre si poteva lavorare un po' di più sui modelli in computer grafica, integrati non troppo bene e assolutamente fastidiosi nelle scene d'inseguimento, e sui colori e sulle luci, di livello accettabile ma infinitamente meno curati rispetto a Il sigillo di sangue - La sirena dell'eternità, Special TV due anni più vecchio (2011).
Di che colore è il tuo Karma? |
Per quanto riguarda i personaggi, anima di questi progetti, non c'è da lamentarsi: Lupin è il protagonista indiscusso tra i membri della banda e la sua caratterizzazione è abbastanza coerente con tutto il materiale precedente, Jigen ha il suo buon ruolo di spalla, un po' troppo in ombra ma restando in una posizione dignitosa, Goemon è praticamente inesistente, Fujiko ricopre il solito ruolo di alleato/minaccia (riconoscibile sin dalla prima scena) e Zenigata è stato gestito in maniera assolutamente dignitosa, con lo stile e le capacità che si merita un personaggio nel suo ruolo... anche se sono scappati un paio di momenti demenziali che, forse, hanno rovinato un po' la sua presenza. I personaggi principali e secondari introdotti per lo special sono tutti abbastanza riusciti, senza nessuno che svetti particolarmente, mentre mi ha lasciato un po' perplesso lo scagnozzo di Kochel con il Geass (ovviamente sto parlando di Lelouch diCode Geass). Per il design dei personaggi, direi che ci si sia ispirati a quello della seconda serie, opportunamente ammodernato e in linea con quello usato per gli Special TV e gli OAV precedenti a La donna chiamata Fujiko Mine, per un risultato piuttosto piacevole, tranne che per il piccolo Ramu e per i neonati in generale, paciocconi ma brutti.
Lupin III La principessa della brezza: La città nascosta nel cielo, Special TV del 2013, si rivela essere un lungometraggio abbastanza scorrevole che, però, avrebbe giovato di una trattazione più seria e dell'eliminazione di alcune parti, troppo fuori tema e troppo demenziali per l'atmosfera generale creata. Insomma, niente male ma nemmeno niente di eccezionale, un buon prodotto per i fan del personaggio ma, altrimenti, abbastanza dimenticabile. C'è sicuramente di peggio ma, credetemi, ci sono anche special, OAV e film su Lupin III infinitamente migliori.
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