La quarta stagione di Better Call Saul è giunta a conclusione con un season finale che non definirei da brividi eppure molto molto forte. Il distacco tra il personaggio di Jimmy McGill e quello di Saul Goodman è ormai stato cancellato e questa perla che lo ha raccontato è per me tra le migliori serie tv da sempre in circolazione. Vediamo cosa ha proposto questa quarta stagione con i suoi dieci episodi?
Chuck McGill, il grandissimo avvocato e caro fratello (disadattato) di Jimmy, è definitivamente fuori dalle scene e la sua morte porterà sgomento e preoccupazione... ma non in Jimmy. Il personaggio interpretato da Bob Odenkirk si è ormai totalmente distaccato da quello che era il suo punto di riferimento e tutto quello che resta del loro legame è una irrefrenabile voglia di tornare ad esercitare come avvocato.
Kim è ancora al suo fianco ma anche le sue convinzioni sembrano non essere delle più solide. Una professione che ha sempre amato sembra averla portata in un vicolo cieco e l'unica scappatoia sembra una sporadica sbirciata al di là della sottile linea che separa l'etico dall'oltraggioso.
Anche Mike, nonostante non abbia quasi più contatti con Jimmy, sembra seguire il suo stesso percorso verso il personaggio che i fan di Breaking Bad già conoscono. Disposto a tutto pur di poter accudire e coccolare quel che resta della sua famiglia, porterà avanti la sua collaborazione con Gustavo Fring fino ad un punto che non avrebbe mai voluto raggiungere.
La quarta stagione di Better Call Saul è decisamente fondata sui suoi personaggi e non vedo una scelta migliore vista la loro fantastica gestione e la loro intrigante trasformazione. Sia i protagonisti che i comprimari sono in continua evoluzione mentre percorrono una ripida spirale discendente che li sta portando sempre più lontani dall'immagine che hanno di sé, il tutto mantenendo una caratterizzazione perfetta.
Dire che Better Call Saul è solo i suoi personaggi, però, sarebbe una grave ingiustizia. Questa stagione continua a proporre una delle serie più belle ed apprezzabili anche per la sua regia di altissimo livello e la fotografia davvero invidiabile. Non a caso si può parlare di una direzione da maestro mentre si continua e si sottolinea la narrazione con l'inquadratura.
Se la scorsa stagione mi ha fatto venire le palpitazioni con l'episodio sulla demolizione di Chuck nel luogo che riteneva più sacro, questa ha saputo raccontare l'evoluzione di un rapporto e la caduta dei due protagonisti con episodì più che interessanti e con un finale in grado di sottolineare la definitiva avvenuta trasformazione.
Di contorno abbiamo anche il proseguire del tentativo di Nacho di restare a galla tra i Salamanca mentre fa la comparsa un nuovo personaggio che sicuramente sarà fondamentale nella nuova stagione, oltre ad un piacevole nuovo ritorno dalla cucina di Gustavo Fring.
A proposito di nuova stagione, con la prossima Better Call Saul eguaglierà in numero la tanto apprezzata Breaking Bad, smarcandosi definitivamente dalla definizione di semplice Spin Off e imponendosi come importante serie a se stante, anche se con molti e importanti rimandi. Alzando proprio lo sguardo a BrBa, il viaggio di Gimmy verso Saul è ormai concluso e, se l'intenzioni narrative erano proprio queste, non resta poi tanto da raccontare se non qualche situazione da sbrogliare e qualche legame da recidere definitivamente.
Detto questo, Better Call Saul continua ad essere una delle mie serie preferite di tutti i tempi e la sua quarta stagione è di certo tra quelle che ho apprezzato di più tra le trasmesse in questo periodo. Personaggi sempre fantastici e in continua evoluzione, regia perfetta e narrazione impeccabile sono sicuramente tra i punti di forza che questo "spin off" ha da offrire... e al diavolo Breaking Bad! Better Call Saul!
Anche Mike, nonostante non abbia quasi più contatti con Jimmy, sembra seguire il suo stesso percorso verso il personaggio che i fan di Breaking Bad già conoscono. Disposto a tutto pur di poter accudire e coccolare quel che resta della sua famiglia, porterà avanti la sua collaborazione con Gustavo Fring fino ad un punto che non avrebbe mai voluto raggiungere.
Dire che Better Call Saul è solo i suoi personaggi, però, sarebbe una grave ingiustizia. Questa stagione continua a proporre una delle serie più belle ed apprezzabili anche per la sua regia di altissimo livello e la fotografia davvero invidiabile. Non a caso si può parlare di una direzione da maestro mentre si continua e si sottolinea la narrazione con l'inquadratura.
Di contorno abbiamo anche il proseguire del tentativo di Nacho di restare a galla tra i Salamanca mentre fa la comparsa un nuovo personaggio che sicuramente sarà fondamentale nella nuova stagione, oltre ad un piacevole nuovo ritorno dalla cucina di Gustavo Fring.
A proposito di nuova stagione, con la prossima Better Call Saul eguaglierà in numero la tanto apprezzata Breaking Bad, smarcandosi definitivamente dalla definizione di semplice Spin Off e imponendosi come importante serie a se stante, anche se con molti e importanti rimandi. Alzando proprio lo sguardo a BrBa, il viaggio di Gimmy verso Saul è ormai concluso e, se l'intenzioni narrative erano proprio queste, non resta poi tanto da raccontare se non qualche situazione da sbrogliare e qualche legame da recidere definitivamente.
Detto questo, Better Call Saul continua ad essere una delle mie serie preferite di tutti i tempi e la sua quarta stagione è di certo tra quelle che ho apprezzato di più tra le trasmesse in questo periodo. Personaggi sempre fantastici e in continua evoluzione, regia perfetta e narrazione impeccabile sono sicuramente tra i punti di forza che questo "spin off" ha da offrire... e al diavolo Breaking Bad! Better Call Saul!
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