Boss Battle in stile anni '30 - Cuphead

Atteso da più di qualche anno, sul finire di questo settembre è finalmente uscito l'attesissimo e ispiratissimo Cuphead, gioco che mi ha fatto prima innamorare con le sue splendide animazioni e la sua grafica particolare, solo per poi farmi scomodare tutti i santi dal calendario con la sua ripidissima curva di difficoltà. Gioco di culto ancor prima della sua uscita, vediamo se il titolo di Studio MDHR si merita i voti e le vendite che sta macinando in questi giorni?

Cuphead Studio MDHR poster cover




Partiamo dalla storia, anche se non c'è molto da raccontare: Cuphead e Mugman stavano passando un'allegra giornata al casino del Diavolo quando, in preda ad una serie positiva ai dadi, vengono sfidati dal proprietario in carne ed ossa. Vittoria significherebbe ripulire il casino, ma la sconfitta costerebbe ai due le loro anime... e c'è un motivo se non è consigliabile giocare a dadi con il diavolo.

Cuphead Studio MDHR intro
Per evitare di pagare con le proprie, i due fratelli saranno costretti a raccogliere le anime di tutti i debitori e questo darà vita ad alcune delle boss battle più folli e difficili di sempre, il tutto confezionato in un cartoon anni '30.

Considerando lo stile scelto, non stiamo affatto parlando di sfruttare l'effetto nostalgia quanto più di trovare un'ambientazione che permettesse di proporre avversari diversi, un tema cupo e uno stile d'animazione realizzato alla perfezione.

Parlando proprio delle animazioni, queste sono incredibilmente fluide e Cuphead si mantiene stabile sui 60 fps anche su pc di fascia medio bassa (o addirittura bassa) e non è una cosa da poco. Ci sono momenti in cui lo schermo sarà pieno di elementi a cui fare attenzione e il gioco non perderà colpi in fluidità.

Cuphead Studio MDHR Sirena
Proprio questa fluidità e questo stile basato sui vecchi cartoon hanno fatto la fortuna di questo titolo, ma cosa si può dire del gameplay? Cuphead è uno shoot'em up vecchia scuola, con puntamento in direzioni discrete e con un numero di vite limitate per completare ogni livello.

Sparando ai bersagli sarà possibile caricare delle tecniche speciali, utili ad effettuare danni maggiori, e tra le cose che cercheranno di ucciderci, ci saranno anche oggetti dal colore rosa acceso a cui sarà possibile effettuare un Parry coordinando il salto, così da ottenere un indicatore per le special.

Andando avanti con il gioco, sarà possibile acquistare nuove armi, ognuna con il suo attacco speciale, poteri passivi e ottenere nuove finisher, utilizzabili al posto della special quando l'indicatore sarà completamente pieno. Nonostante questa possibilità di personalizzazione, però, l'arma iniziale resta quasi sempre la migliore opzione in termini di danno e attacco speciale, mentre le altre armi saranno marginalmente utili in base al livello che si sta affrontando.

Cuphead Studio MDHR Negozio
A spezzare le boss battle, già abbastanza varie tra di loro e alcune comprendenti anche l'uso di un aeroplano, ci sono delle sezioni chiamate Run n Gun, dove saremo chiamati a raggiungere la fine del livello in segmenti platform mentre verremo attaccati da ogni sorta di cosa.

Per quanto siano effettivamente dei livelli diversi e variegati, mantengono comunque alta la difficoltà e non impediscono il crearsi di una situazione potenzialmente antipatica: la ripetizione di un Boss ancora e ancora, fino alla nausea o all'abbandono, per poter proseguire nel gioco.

Ripeto, le boss battle sono tutte estremamente varie ma sono anche tutte molto complesse, partendo dalle difficili ma fattibili e passando rapidamente alle difficili e quasi insormontabili. L'abilita dello Studio MDHR è stata quella di rendere ogni sfida comprensibile, ogni battaglia come un puzzle da risolvere per cui è sempre possibile trovare la chiave di volta, ma non sempre si è in grado di mettere in pratica quello che abbiamo intuito. Questo porta il gioco ad essere apprezzabile graficamente e stilisticamente per una gran varietà di giocatori, ma ad essere giocabile dalla nicchia che sa apprezzare e che riesce a giocare a questo genere di giochi.

Cuphead Studio MDHR Mausoleo
Non fraintendete, questa non è una critica ma un riconoscimento di un target. Le sfide sono effettivamente difficili e riuscire a superarle da quel senso di soddisfazione che si è perso da un po' nel mondo videoludico.

Il problema per il giocatore medio è dato dalla frustrazione legata al continuo ripetere una sola sfida, fino al superamento o all'abbandono del gioco. Tenete in mente questo aspetto se siete interessati all'acquisto di Cuphead.

Una nota va aggiunta per quanto riguarda il gameplay: il gioco è assolutamente giocabile con la tastiera, soprattutto nelle sue prime fasi, ma ci sono dei livelli in cui il puntamento e l'intera riuscita è sicuramente più semplice con un gamepad. Inoltre, in entrambi i casi, è molto probabile che vogliate rimappare i controlli, visto che quelli di default non sono proprio i più comodi. Inoltre, il gioco è totalmente giocabile in cooperativa locale mentre, attualmente, non è previsto il multiplayer online (il che lo rende perfetto per Nintendo Switch, ma è un annuncio attualmente difficile).

In definitiva, Cuphead dello Studio MDHR è un grande esempio come un tema, tanta dedizione e un lavoro solido e di qualità possano far arrivare al grande pubblico un titolo palesemente di nicchia. Con un prezzo accessibile e sfide che metteranno alla prova la vostra abilità e pazienza, è sicuramente uno dei giochi più interessanti e particolari di quest'anno.

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