Se, come me, scegliete gli anime da vedere passando velocemente tra i vari character design prima di leggere un accenno di trama, è molto probabile che Made in Abyss vi sia sfuggito. Diamine, è sfuggito inizialmente anche a me, salvo poi iniziarlo su consiglio e dopo una lettura della trama e c'è talmente tanto sotto la superficie che l'abisso sembrerà effettivamente infinito.
Trasposizione animata del manga di Akihito Tsukushi, Made in Abyss è una serie anime prodotta da a Kinema Citrus che potremmo definire modern dark fantasy. La sua prima stagione si propone come un pugno nello stomaco di tredici episodi da cui difficilmente potrete riprendervi.
In un mondo in cui diverse città sono sorte attorno ad un'enorme voragine aperta nel terreno, sviluppata per svariati chilometri verso il basso e popolata da pericolosissime creature, sono diverse le persone che sognano di porter iniziare la loro discesa nell'Abisso alla ricerca di rari e potenti cimeli.
Una di queste è Riko, bambina dell'orfanatrofio Belchero e esploratore dal fischietto Rosso, che sogna di seguire le orme della madre, leggendaria fishietto Bianco. Durante una missione nei livelli più in superficie, lei e il suo compagno rischiano di perdere la vita, ma vengono salvati da un Androide (o Cyborg, non è ancora chiaro) di nome Reg.
Il salvatore perde la memoria, probabilmete a causa del potente colpo usato per salvare la ragazza, ma si affeziona subito a Riko e agli altri bambini dell'orfanatrofio. Quando la giovane sognatrice riceverà il fischietto della madre, simbolo della sua morte, accompagnato da una strana nota, si convincerà che la madre la stia aspettando sul fondo dell'Abisso e si incamminerà assieme a Reg in un viaggio che non può prevedere una risalita.
Infatti, oltre alle mostruose e violente creature che popolano i diversi strati dell'Abisso, non è possibile risalire da esso senza soffrire quella che viene chiamata "la maledizione", con effetti diversi in base alla costituzione del soggetto e al livello dal quale si cerca di risalire.
Più ci si reca in profondità, più i sintomi sono violenti, passando da nausea a emorragie a perdita dell'umanità, fino alla morte.
Ecco, questa è uno dei primi indizzi che dovrebbe far capire quanto cruento possa essere Made in Abyss, cosa assolutamente in contrasto con il suo character design chibi e moe.
Se l'aspetto dei personaggi può far pensare a qualcosa di dolce e carino, lo svilupparsi della storia spesso gioca con lo spettatore spingendo il limite di quello che ci si può aspettare sempre un po' più in là, fino alle strazianti puntate conclusive della prima stagione.
Ovviamente non farò spoiler, ma man mano che continua la discesa nell'Abisso di Riko e Reg, più le cose diventano macabre e a tratti da voltastomaco. Inoltre, passando di strato in strato, vengono introdotti nuovi personaggi che aiutano a fare luce sull'ecosistema dell'Abisso, sugli effetti della sua maledizione e sui diversi cimeli che è possibile trovare al suo interno.
Se ad una storia intrigante e apparentemente senza limiti di cosa si può o non si piò mostrare aggiungete delle ottime animazioni, dei fondali mozzafiato, delle creature uniche e delle musiche magistralmente realizzate, non potete non ottenere uno degli anime più interessanti di questa stagione.
Se tutto questo ha destato almeno un po' la vostra curiosità, correte a divorare le tredici puntate di Made in Abyss, distribuito in Italia da Dynit e attualmente disponibile su VVVVID. Troverete il suo mondo intrigante sin dal primo episodio e difficilmente non verrete colti di sorpresa da alcune delle sue svolte crude e plausibilmente realistiche.
Nessun commento:
Posta un commento