Reagire alla Calamità - Bastion di Supergiant Games

Con il nuovo titolo di Supergiant Games, Pyre, praticamente dietro l'angolo, i saldi estivi di GOG.com sono stati provvidenziali per recuperare Bastion, primo lavoro dello studio responsabile anche di quella meraviglia che è Transistor. Preparatevi, state per affrontare quello che resta dopo l'avvento della Calamità.

Bastion Supergiant Games poster cover




Nei panni di un ragazzino senza nome (che verrà semplicemente chiamato Kid) ci risvegliamo in quella che era la nostra casa solo per scoprire come tutto, compreso il continente, sia andato in pezzi.

Bastion Supergiant Games hub
Una voce narrante ci introdurrà alla tragedia del mondo attuale e ci guiderà, attraverso un tutorial abbastanza esplicativo, verso quello che sarà il nostro punto di salvezza e il nostro hub verso i vari livelli: il Bastion.

Per quanto le nostre avventure siano accompagnate in contemporanea dalla voce narrante, scelta che troverà spiegazione solo alla conclusione del gioco, la storia in sé verrà raccontata attraverso gli oggetti che raccoglieremo nei vari livelli e, solo per i chiarimenti finali, dal narratore onnisciente.

La scelta del narratore, nonostante sia motivata una volta concluso il gioco, risulta comunque una scelta stilistica un po' forzata per il mondo proposto. Per quanto l'idea sia quella di raccontare le nostre azioni passate ad una interessata partecipante, per noi giocatori sono tutte scelte e situazioni presenti e la voce narrante risulta comunque inspiegabile fino alla conclusione della prima run.

Bastion Supergiant Games combattimento
Un problema simile lo si ha con gli approfondimenti dei personaggi che incontreremo durante il gioco: questi sono affidati a delle arene in cui, mentre saremo impegnati ad affrontare ondate di mostri molto agguerrite, il narratore ci racconterà la storia personale di uno dei protagonisti.

Molto calzante è invece la scelta di narrare un mondo devastato attraverso gli oggetti sparsi nei vari livelli.

Parlando invece del sistema di combattimento, questo è affidato ad una gestione puramente action basata sulla possibilità di schivare o parare i colpi e su due diverse armi ed una tecnica speciale equipaggiabili. Mentre il combattimento è abbastanza vario e richiede diversi approcci per via della eterogeneità dei mostri, in base anche alle varie zone di gioco, l'equipaggiamento è quasi soggetto obbligatoriamente a modifiche per poter affrontare le diverse aree.

Bastion Supergiant Games combattimento circondato
Se da un lato abbiamo la possibilità di personalizzare il nostro stile di gioco tramite le armi e le tecniche, dall'altro siamo limitati in questo aspetto da scelte tattiche quasi obbligatorie. Il gioco di per sé, non è affatto semplice e non perdona (e a volte obbliga a non compiere) scelte sbagliate per le nostre armi.

C'è da dire, però, che ogni mondo è costruito in modo da poter essere affrontato o con qualsiasi equipaggiamento o con quello messo a disposizione al suo stesso interno.

Nello specifico, il combattimento risulta un po' troppo difficile da affrontare per via di spazi spesso stretti che impediscono la schivata e una responsività ai comandi non tra le migliori. La stessa mappatura dei comandi su tastiera non è troppo naturale e risulta decisamente più comodo l'uso di un controller, nonostante la limitazione di movimento di Kid.

Bastion Supergiant Games ambientazione
Se aggiungiamo un frame rate variabile su un pc di fascia bassa (Bastion è un gioco del 2011), sembrerebbe quasi di avere a che fare con un gioco brutto... cosa assolutamente falsa. Bastion è un lavoro impressionante per un neonato team di sviluppo composto fondamentalmente da due elementi e tanti aiutanti saltuariamente contattati.

Nonostante Kid non sia realizzato troppo bene graficamente, l'intero gioco ha una sua identità artistica a dir poco interessante, con delle musiche a dir poco ispirate e con una storia intrigante e affatto sempliciotta. Lo stesso sistema di armi e la loro possibile evoluzione e personalizzazione, seppur semplice, permette di adattare il proprio equipaggiamento al proprio stile e le sezioni di prova, seppur più semplici con armi pienamente livellate, permettono di comprendere le loro varie differenze.

Anche il nostro personaggio salirà di livello, con premi in esperienza per oggetti trovati nei livelli, e ciò ci permetterà di ottenere bonus passivi da particolari liquori una volta costruita la Distilleria. Allo stesso modo sarà possibile fornire i nostri nemici di bonus passivi tramite il Tempio delle divinità e queste due possibilità permettono al giocatore di impostare la difficoltà dei combattimenti in base alla sua abilità e al grado di sfida che vuole fronteggiare.

Bastion Supergiant Games dopo la calamità
Come ulteriore elemento di sfida, esistono diverse missioni completabili in aggiunta ai livelli di prova delle armi, in cui competeremo per ottenere oggetti e tecniche particolari. Alla possibilità di giocare fino al grado di completamento che preferiamo si aggiunge un New Game Plus con due differenti modalità, che ci permetteranno di riaffrontare la storia con una parte o tutti i nostri progressi salvati.

Impossibile non fare un confronto con Transistor, il secondogenito dei Supergiant Games: il gioco con protagonista Red prende tutti gli elementi di Bastion e li eleva nettamente di qualità, rivisitando il sistema di combattimento grazie ad una singola ma fondamentale differenza.

Bastion è quindi una prima eppur interessantissima prova dei Supergiant Games, studio indipendente dalle grandi idee e dalla particolare visione artistica che si manifesta, oltre che nelle meccaniche, nelle ambientazioni e nella colonna sonora. Con una modalità storia completabile in circa quattro ore, il gioco offre buona rigiocabilità e un sistema di combattimento leggermente legnoso e a tratti frustrante ma personalizzabile in stile e difficoltà. La stessa storia, per quanto narrata in maniera poco scorrevole, è forte e con basi solide e i suoi finali, seppur dissimili solo per un paio di scelte, sono uno dei motivi per riprendere in mano il martello di Kid e riavventurarsi nonostante la calamità. Nel complesso, un gioco comunque ber riuscito ma che ha visto la sua evoluzione definitiva in Transistor.

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