Mosso più per curiosità che per altro, sono andato al cinema per vedere La La Land di Damien Chazelle soprattutto per capire se tutto il successo accumulato e il sentirne parlare da chiunque fosse meritato o meno. Uscito dalla sala, mi sono sentito appagato dalla visione come non mi capitava da un bel po'.
Sin dalla scena d'apertura, La La Land mette in chiaro quali saranno i protagonisti del film, la musica, la realtà e la passione, come fa subito capire la strizzata d'occhio e i rimandi al cinema dei musical classici di altri tempi.
La chiarezza della prima scena non sarà l'unica perla di una regia semplicemente impeccabile, ma un segnale che fa capire allo spettatore se sia pronto o meno per un film del genere.
Ve lo dico chiaramente: se non vi è piaciuta, lasciate perdere La La Land, sarebbe sprecato per voi.
Seguendo le vite di Mia e Sebastian, abbiamo la possibilità di assistere alla loro lotta per realizzare i propri sogni.
Mia ha l'ardente desiderio di diventare un'attrice professionista, in onore di una passione nata in tenera età, mentre Sebastian nutre il sogno di ridare al Jazz il posto che merita, portandolo via dalla sua morte apparente per catapultarlo sul palco del suo locale ideale.
Certo, tra i due nasce qualcosa ed è il loro supporto reciproco che riesce a fargli andare avanti, ma la vera storia d'amore che La La Land porta sullo schermo è quella per i sogni che entrambi covano, lo stesso amore che Chazelle dimostra avere per i musical e per il cinema. Quando le loro passioni vengono messe da parte per dedicarsi alla loro relazione, quando tutto sembra essere stabile e andare per il meglio, è proprio lì che tutto va a rotoli e non è un caso.
Parlavo della regia di Damien Chazelle e di quanto l'abbia trovata perfetta. Ogni singola scena è realizzata con maestria indubbia e grande senso del gusto, con inquadrature perfette e scene quasi sempre girate come continuous shot.
Riuscire a vivere il momento grazie agli attori e ad un sapiente movimento della telecamera è semplicemente rigenerante e mette in mostra la recitazione dei protagonisti.
Sia Ryan Gosling che Emma Stone sono stati semplicemente magnifici nei loro rispettivi ruoli, oltre che bravi ballerini e cantanti. Non c'è stato un solo momento in cui non sono risultati perfetti in dei personaggi così reali e vivi da non richiedere grosso lavoro di background per renderli comprensibili.
Ovviamente non posso non parlare delle musiche, importantissime per il tipo di film trattato.
Oltre ad essere memorabili e orecchiabili, le diverse canzoni sono sfruttate in punti mirati del film ricoprendole di importanza e, allo stesso tempo, evitando di riempire l'intera storia con canzonette insulse. Si è scelta la qualità e il tempismo ed è stata la scelta giusta.
Anche le ambientazioni e i costumi sono bellissimi, con quel tono di retrò che aiuta ai rimandi e alla sensazione di avere davvero a che fare con un film di altri tempi. Ho apprezzato anche le scene sognanti, strane se prese singolarmente ma sempre metaforiche.
Sinceramente, non c'è davvero nessun aspetto che non mi sia piaciuto di La La Land. Un film semplicemente stupendo e difficile da non consigliare. Un lavoro del genere pretende che se ne parli e il successo di cui sta godendo è sicuramente meritatissimo.
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