Mentre mi aggiravo tra gli stand dell'ultimo BGeek, mi sono imbattuto nel numero 0 di The Cannibal Family e, ricordando il consiglio di palati raffinati, l'ho preso e letto al volo. Il discorso è semplice: non si può chiudere questo albo senza avere al voglia di iniziare a leggere regolarmente la serie. È importante aggiungere che The Cannibal Family è pensato per persone adulte e con un certo stomaco quindi, lettori giovini o impressionabili, questa serie non è per voi... un po' come Neonomicon, ma vabbé, qui non siamo in America.
The Cannibal Family è una serie tutta italiana horror/splatter ideata da Rossano Piccioni e Stefano Fantelli per Edizioni Inkiostro che si è presa la briga di riportare alla luce il tema del cannibalismo in maniera funzionale alla storia e spaventosamente impressionante. La serie segue la storia di Alfredo Petronio con narrazione parallela del passato, con un giovane Alfredo, e del presente, con la narrazione allargata all'intera famiglia. In particolare, in questo numero 0, abbiamo tre capitoli, di cui due ambientati nel presente e uno nel passato, che ci introducono ai personaggi, al tema della serie e al livello di gore a cui andiamo incontro.
"Preludio", sceneggiato da Stefano Fantelli e disegnato da Dario Viotti, è quello che può definirsi il capitolo pilota di The Cannibal Family, in cui ci viene mostrato quello che dobbiamo aspettarci dalla serie: una buona dose di suspance, la "normalità" della famiglia e la voglia di scioccare, il tutto narrato in appena otto tavole dalla divisione familiare e splendidamente illustrate con uno stile chiaro e preciso.
Fatta la conoscenza dei Petronio, ci ritroviamo catapultati nel 1943 da "Dalle ferite", capitolo sceneggiato da Stefano Fantelli e disegnato da Rossano Piccioni. Lo stile del disegno cambia sensibilmente con il cambio della linea temporale, pur mantenendo la solita divisione delle tavole, passando dall'essere pulito e chiaro ad essere grezzo, quasi brutale, e con un forte utilizzo di ombre. Con questo capitolo vediamo come Alfredo è stato introdotto al cannibalismo e come la serie ha intenzione di portare avanti la doppia narrazione, necessaria per comprendere il carismatico e particolare protagonista.
Per l'ultimo capitolo, "Il pranzo della domenica" (sceneggiato da Fantelli e disegnato da Andrea Tentori Montalto), si torna al presente, e allo stile iniziale, e ci si prepara per quella che sarà effettivamente la serie. Ci viene ufficialmente presentato Chon, veniamo rassicurati sulla costante presenza delle conigliette e vengono messi in moto eventi che non vengono e non possono essere risolti entro la fine del capitolo.
Concluso anche questo capitolo e lette tutte le introduzioni e le note presenti nello spillato, ho sentito la voglia di continuare a leggerne, di cibarmi di questa carne fresca portata nel mondo fumettistico (non solo italiano). Questo numero zero ha fatto esattamente quello che doveva fare: ha incuriosito, ha impressionato, ha fatto promesse e ha dimostrato che cercare di innovare è possibile, anzi è necessario.
The Cannibal Family è un progetto di qualità che deve essere recuperato sicuramente dagli amanti dell'horror e dello splatter, visto che non ci sono in giro prodotti del genere, e che ogni amante del fumetto dovrebbe quantomeno leggere. Io non vedo l'ora di recuperare il prossimo numero.
Edit: la serie vira repentinamente sin dal numero 1 e diventa col tempo un contenitore per permettere a Rossano Piccioni di disegnare quello che vuole. Un gran peccato.
Edit: la serie vira repentinamente sin dal numero 1 e diventa col tempo un contenitore per permettere a Rossano Piccioni di disegnare quello che vuole. Un gran peccato.
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