Una quarta dimensione facilmente dimenticabile - Dimension W [Anime]

Un po' per il tempo, un po' per altri progetti in movimento, questo mese non sto trovando abbastanza tempo per fare una qualsiasi cosa che mi permetta di preparare un post soddisfacente. Per questo motivo ho ripreso in mano Dimension W, anime trasmesso in simulcast e conclusosi qualche mese fa, di cui avevo deciso di non parlare perché, per me, semplicemente mediocre e perché non ho modo di leggere il manga (ancora in corso) per fare un confronto. Beh, in tempi di magra si fa anche questo e, visto che ho notato che una buona fetta di pubblico ha adorato questo anime, magari qualcuno potrà spiegarmi perché è piaciuto tanto.

Dimension W anime poster cover




Dimension W Mira svestita sulla tenuta
In un futuro prossimo il mondo supererà il problema della scarsità di risorse con cui produrre energia grazie alla scoperta di una quarta dimensione, denominata W, dalla quale è possibile estrarre energia pura e infinita tramite l'utilizzo di coil. La New Tesla ha il completo monopolio sulla estrazione di energia e sulla produzione dei coil ma sono in circolazione coil illegali usati da malviventi per evitarne un'utilizzo documentato e per accumulare potere. Kyōma è un recuperatore il cui compito, ovviamente, è quello di rintracciare e recuperare i coil illegali dietro pagamento. Insomma, una specie di cacciatore di taglie, burbero ma buono, con l'odio per la tecnologia funzionante tramite coil per motivi inizialmente sconosciuti (anche a Kyōma stesso, vista la sua amnesia sull'incidente che lo ha segnato). Al nostro protagonista tsundere viene affiancata l'androide Mira, con l'aspetto e la personalità di una ragazzina (seppur prosperosa), a cui è stato affidato lo scopo di trovare i coil illegali. La realtà dei fatti è che non esiste una trama che guidi i primi episodi, non c'è effettivamente una storia che spinga i personaggi nel fare quello che fanno se non il bisogno di soldi, e che molti degli avvenimenti della prima puntata restano sospesi o inspiegabili per molto tempo.

Dimension W Looser Elizabeth
Il fatto che Dimension W sia tratto da un manga è un fattore limitante per la serie stessa: le necessità di serializzare storie potenzialmente infinite si mostra prepotentemente in gran parte degli episodi, con tante piccole sottotrame da raccontare in poco tempo, con personaggi con comportamenti ambigui rispetto a quelli che si riveleranno essere i loro effettivi rapporti e con continue scene con Mira pensate esclusivamente per il fan service (con versi, pose e nudo ingiustificate per un androide). Il fatto che gli episodi siano a se stanti non è un difetto di per se, ma il senso di inconcludenza riguardante l'avanzamento dei rapporti e la creazione di una trama lo è, soprattutto se affiancato ad un protagonista relativamente interessante e una spalla piatta e utile solo a scopi ormonali per il pubblico maschile, entrambi fortemente stereotipati. Solo con l'avanzare delle puntate si verrà a creare una trama abbastanza interessante, tramite il costante inserimento di nuovi personaggi e nuovi pezzi del puzzle (come i numbers), con quella che devo ammettere essere una buona tempistica nella concessione di informazioni ma che è intrapresa troppo tardi per il ristretto numero di puntate a disposizione (dodici in tutto). Arrivati alla conclusione ci troveremo ad affrontare un'enorme mole di nuovi personaggi, piatti e perlopiù stereotipi di stereotipi sia fisicamente che caratterialmente, e un villan piatto e poco d'impatto, rivelazioni su rivelazioni che dovrebbero dare un senso a tutto quello visto fino ad ora ma che puzzano solo di scuse trovate all'ultimo minuto e un finale decisamente poco memorabile e abbastanza sciocco. Non posso davvero aggiungere altro se voglio evitare spoiler.

Dimension W Kyouma Mira Harry Debbie
Esteticamente la serie non è affatto male. Il design dei protagonisti è abbastanza interessante mentre su molti degli altri personaggi si è caduti facilmente in stereotipi o esagerazioni fisiche o visive per ottenere qualcosa di sensibilmente diverso. Le animazioni sono ben realizzate, fluide e piacevoli, i colori sono brillanti e le ambientazioni usate e i vari sfondi proposti sono esteticamente interessanti e qualitativamente più che buone. La serie non si risparmia nemmeno scene cruente quando necessarie e accompagnate dalle giuste reazioni da parte dei personaggi. A livello di musiche abbiamo una colonna sonora relativamente azzeccata anche se non indimenticabile o particolarmente bella, al contrario dell'opening e del suo motivetto in grado di infilarsi in testa.

Dimension W è sicuramente un anime di livello superiore rispetto alla maggior parte delle serie attualmente proposte e di successo, soprattutto se si considera la sua provenienza dal manga, ma i suoi pregi non sono sufficienti a far dimenticare i suoi difetti e con episodi di qualità altalenante che, nel complesso, ci mostrano un prodotto mediocre e dimenticabile. Per intenderci, la qualità generale è ben inferiore a quella di Death Parade, anime che ormai considero come esempio almeno da raggiungere per poter presentare una serie di qualità.

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