Tutti i giocatori di Magic attuali ricorderanno gli anni a partire dal 2013 come quelli del cambiamento: nuovi set esterni allo Standard, nuovo layout, planeswalker comandanti, l'adozione di blocchi di due espansioni anziché tre, l'abbandono dei duel deck e degli event deck, l'abbandono dei set base a partire da Origins. Non sono una di quelle persone che "si stava meglio quando si stava peggio" che vede ogni cambiamento come un peggioramento (almeno non sempre), ma la cancellazione di un set base per le ristampe mi ha un po' destabilizzato. Poi mi sono reso conto che si stava solo tornando alle origini, anche se in maniera più "controllata".
Chi gioca o ha giocato un bel po' di tempo fa ricorderà questi strani set con carte a bordo bianco in cui tutte le abilità avevano questo lungo remind text (tra parentesi e in italico) che spiegava a grandi linee il loro funzionamento, che si ripresentavano ogni due anni e che dovevano il loro nome ad un numero (come 7th, 8th, 9th, 10th). Questi erano i "set base", odiati da tutti per questo maledetto bordo bianco eppure attesi per le ristampe che avrebbero permesso ai giocatori (vecchi e nuovi) di recuperare carte ormai disperse tra i piani, ricordando che, all'epoca, internet non era accessibile e popolato come lo è oggi e l'unico modo di ottenere nuove carte era girare costantemente con il proprio raccoglitore nello zaino. La realtà era, ovviamente, un tantino diversa: non sempre le carte ristampate erano tra le più richieste o tra le più giocate, ma avevano la loro utilità nello Standard del momento e davano la certezza che sarebbero ritornate, forse non nel prossimo set base ma sicuramente in uno dei successivi, senza contare le solite, solite stabili che ormai definivano il set base (come l'ormai dimenticata Ira di Dio). Insomma, i set base erano un buon punto d'accesso per nuovi giocatori e un'occasione per i vecchi di recuperare carte o di ridare utilità a vecchie glorie chiuse nei raccoglitori.
La situazione si è poi evoluta: a partire da Magic 2010 i set base sono diventati Core Set aggiornando il loro bordo da bianco a nero, stampando un numero di carte inferiore alle 350 dei set base più recenti, prendendo cadenza annuale con stampa fissa nel periodo estivo e introducendo nuove carte. Il grande cambiamento giaceva proprio in quest'ultima aggiunta: le nuove carte introdotte dai Core Set sarebbero servite a meglio interagire con il blocco precedente e a fornire risposte per le carte più forti dello Standard, ma è importante notare anche il numero molto meno nutrito di carte apportate, che si abbassa da oltre 300 (5th aveva ben 449 carte) ad un fisso 249. A tutti gli effetti il Core Set non era più un contenitore di ristampe, ma un set per lo Standard, draftabile e ben integrato, cambiamento in realtà iniziato già da 10th con piccole modifiche alle ristampe e, visivamente, con il bordo nero. Ovviamente, con il passare degli anni, lo spazio per le ristampe è stato sempre più ridotto per far spazio nuove aggiunte più o meno interessanti, sempre con in mente l'idea di usare i Core Set come punto d'ingresso per nuovi giocatori mantenendo il suo livello di complessità medio / basso.
La situazione si è poi evoluta: a partire da Magic 2010 i set base sono diventati Core Set aggiornando il loro bordo da bianco a nero, stampando un numero di carte inferiore alle 350 dei set base più recenti, prendendo cadenza annuale con stampa fissa nel periodo estivo e introducendo nuove carte. Il grande cambiamento giaceva proprio in quest'ultima aggiunta: le nuove carte introdotte dai Core Set sarebbero servite a meglio interagire con il blocco precedente e a fornire risposte per le carte più forti dello Standard, ma è importante notare anche il numero molto meno nutrito di carte apportate, che si abbassa da oltre 300 (5th aveva ben 449 carte) ad un fisso 249. A tutti gli effetti il Core Set non era più un contenitore di ristampe, ma un set per lo Standard, draftabile e ben integrato, cambiamento in realtà iniziato già da 10th con piccole modifiche alle ristampe e, visivamente, con il bordo nero. Ovviamente, con il passare degli anni, lo spazio per le ristampe è stato sempre più ridotto per far spazio nuove aggiunte più o meno interessanti, sempre con in mente l'idea di usare i Core Set come punto d'ingresso per nuovi giocatori mantenendo il suo livello di complessità medio / basso.
Questa strada ha portato la Wizards a partorire Origins come, ufficialmente, ultimo Core Set prima di approdare al nuovo Standard ma, parlando chiaramente, Origins non aveva più nulla che potesse qualificarlo come Core Set, figuriamoci come set base: le ristampe che ci regalava non erano nulla che un qualsiasi set o blocco non potesse riportare nella sua piccola quota di possibili ritorni e, oltre all'adozione ufficiale di un paio di keyword, l'espansione portava nuove meccaniche e carte di certo non adatte al livello che i set base si proponevano. Insomma, con il tempo i Core Set sono passati dall'essere un buon punto d'ingresso al gioco per i nuovi giocatori ad essere un'espansione vera e propria e la loro cancellazione a favore di blocchi da due espansioni è stata un passaggio naturale e logico. Sorge però un problema: e le vecchie carte che vorremmo venissero ristampate? Un punto di forza dei set base era la potenzialità di ristampare qualunque cosa (fatta eccezione per l'odiata/amata reserved list) indipendentemente dalle meccaniche presenti in Standard, cosa che le espansioni contenute in un blocco non possono fare. Come si sarebbe potuto sopperire alla mancanza di questa possibilità?
Anche questo problema è stato risolto gradualmente e con esperimenti. È da qualche anno che la Wizards cercava un modo pratico per ristampare carte richieste dai giocatori senza doverle includere nello Standard e senza far infuriare negozianti, speculatori e collezionisti: si è provato con i Duel Deck, con i From the Vault, con le aggiunte in Commander, con i Premium Deck, addirittura con il Modern Event Deck, ma la soluzione perfetta è arrivata indiscutibilmente con Modern Masters. Creare un set ad hoc, esterno allo Standard, limitato nella distribuzione, a prezzo elevato, al solo scopo di ristampare carte richieste con rarità elevatissima ha permesso di riportare nel mercato primario carte recuperabili solo sul mercato secondario a prezzi astronomici, preservandone il prezzo e vendendo bustine e box. L'esempio principe è Tarmogoyf, stampato in Future Sight e ristampato due volte in Modern Masters senza che il suo valore sul mercato secondario potesse soffrire alcuna perdita.
Dopo l'esperimento di MMA per il Modern, l'inserimento di alcune ristampe per formati eternal (formati in cui è possibile giocare ogni carta legale mai stampata) in Cospiracy, espansione pensata per massimizzare l'esperienza del draft e il successo di MM2, si è giunti all'annuncio costante e non necessariamente legato a particolari periodi di nuovi set speciali per le ristampe, sempre con fornitura limitata, di cui ultimo esponente è Eternal Masters. Parlavo di un ritorno alle origini in quanto i Modern Masters hanno sempre proposto solo ristampe e anche Eternal Masters farà lo stesso ma, a differenza dei vecchi set base, questi set non sono pensati per essere "grandi contenitori di ristampe" ma prodotti draftabili contenenti ristampe importanti a rarità elevata e poco altro nelle rarità più basse. Insomma, non sono set pensati per permettere a nuovi giocatori di affacciarsi ai formati eternal o "stabili" (le virgolette sono necessarie se si vuole definire il Modern come stabile vista la situazione attuale) ma solo per dare a questi giocatori l'illusione di potersi avvicinare a questi formati. A dimostrazione di tutto ciò, le carte non diventano più accessibili con questo tipo di ristampa mentre le carte che non vengono ristampate affatto subiscono continue impennate ad opera di speculatori e grandi rivenditori. Ma che dici? Conspiracy non era mica limitato ed è stato appena annunciato Conspiracy, The Empty Throne! Verissimo, ma Conspiracy non è mai stato pensato come espansione con il solo scopo di ristampare carte dalla difficile reperibilità ma come espansione per portare il draft ad un nuovo livello.
Qual è il punto di tutto questo discorso? Che i set base non sono stati eliminati ma sono stati rimaneggiati a dovere in un formato che permette di ristampare carte forti e richieste, cosa che non si faceva nei set non limitati un po' per non sbilanciare lo Standard un po' per non far crollare il valore di vecchie carte, ma in una situazione controllata che permette di rendere felici tutti salvo prendere implicitamente in giro giocatori convinti di poter comprare vecchie e iconiche glorie per pochi spiccioli. Da giocatore auspico fortemente l'arrivo, prima o poi, di ristampe in tiratura non limitata di carte stabili nei formati esenti da rotazione ma mi rendo conto che danneggerebbe troppe persone che si divertono a giocare al mercato azionario. Tristemente, l'unico modo per allontanarsi il più possibile da questi giochi di potere e continuare a giocare a livello competitivo è giocare esclusivamente Standard (anche se nemmeno questo formato è esente da manipolazioni di prezzi) e accettare il fatto che, ad ogni nuova espansione, è necessario modificare il proprio mazzo o cambiarlo completamente. Non tutti saranno d'accordo ma, se l'obbiettivo reale fosse quello di permettere ai giocatori di giocare, sarebbe interesse di tutti mantenere i vari formati accessibili in modo da avere più giocatori possibili e, di conseguenza, più acquirenti per prodotti di gioco o legati indirettamente al gioco. Se siete collezionisti, il vostro obbiettivo dovrebbero essere carte dall'effettivo valore collezionistico (P9 e giù di lì) e dovreste accettare che carte giocabili e giocate potrebbero subire ristampe, con conseguente deprezzamento (almeno momentaneo), mentre se siete semplici speculatori... lasciamo perdere, che è meglio.
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