Chiamati a diventare eroi - Doom & Destiny

Complice un po' di tempo libero e la scoperta della sua presenza sul Play Store e sullo store di Windows (versione disinstallata all'istante), mi sono gettato anima e corpo in Doom & Destiny, gioco indipendente creato dall'italianissima Heartbit Interactive e, dopo qualche ora di gioco ininterrotta e continue ricariche della batteria dello smartphone, ne sono arrivato alla conclusione con un sorriso ebete stampato in volto. Allora gettiamoci in questa nuova avventura cercando di diventare veri eroi come l'A-Team!

Doom & Destiny Heartbit Interactive Cover Poster




Nigel, Mike, Johnny e Francis sono quattro geek appassionati di gioco di ruolo e giocatori di D&D. Proprio durante quella che sarebbe dovuta essere una tranquilla e avventurosa serata a casa del loro Dungeon Master Benjamin, i quattro vengono evocati in un altro mondo pieno di magia e parodie, ma non prima di averci insegnato le basi del sistema e di aver scelto le proprie classi.

Doom & Destiny Heartbit Interactive ScreenshotDa qui la storia si sviluppa attraverso i soliti cliché dei JRPG sottolineandone l'assurdità e sfruttandoli per continue prese in giro di quello che è il mondo dei giochi di ruolo orientali con cui siamo cresciuti.

Sì, se vi siete interessati a questo gioco e se lo avete trovato divertente, come minimo avrete giocato ad uno tra Final Fantasy VI, VII o VIII e difficilmente non avrete mai visto una puntata di Dragon Ball o dei Power Rangers. Doom & Destiny (o Do&De perché D&D è giusto un poco fuorviante) è praticamente questo: un JRPG che non si prende sul serio e che coinvolge i giocatori con continui rimandi a elementi di cultura nerd, realizzato con RPG Maker e portato su dispositivi mobile con un enorme lavoro di conversione.

Mentre molti scambi di battute sono stati deliranti e assurdi, altri sono stati un po' sotto tono e eccessivamente sciocchi ma, da vecchio giocatore di D&D, posso sorvolare su quest'ultimo punto considerando gli alti e bassi che si vivono e le sciocchezze che si dicono in una campagna. Sulla durata del gioco, invece, c'è qualche incongruenza tra le 20 ore di storia e 20 ore di extra dichiarate e le appena 10 ore che ho impiegato per completare la storyline e diversi segreti. Credo che, procedendo esclusivamente con le missioni principali e ignorando i segreti, il gioco sia completabile in 8 ore al massimo.

Vi chiederete se sia effettivamente possibile occuparsi solo delle missioni principali e la mia risposta è sì: nell'avanzare tra dungeon e nuove città riusciremo a salire sufficientemente di livello e a guadagnare abbastanza per nuovi poteri e equipaggiamenti da non essere costretti a fermarci in un'area solo per il grinding.

Doom & Destiny Heartbit Interactive Battle Incontri Spell Magia
Gli aspetti più interessanti, oltre all'assurda trama, sono il sistema di build dei personaggi e i combattimenti. Iniziando da quest'ultimi, sono i classici incontri casuali, seppur a volte sostituiti dalla presenza fisica dei mostri sulla mappa, consistenti in combattimento a turni tipici dei JRPG vecchia scuola, con però l'aggiunta di uno schema chiaro indicante l'ordine dei turni dei personaggi.

Questa piccola chicca ha un'importanza tattica non indifferente in quanto permette di regolare al meglio la scelta di attacchi, tecniche e oggetti all'interno degli altrimenti noiosi combattimenti. Sarà solo nel primo dungeon, tutorial del gioco, che vi troverete ad usare una sequela indistinta di attacchi fisici su di un unico nemico mentre, per il resto della partita, dovrete studiare poteri, resistenze, debolezze, danni inflitti e tempo impiegato per uscire vittoriosi dalle battaglie con il giusto grado di sfida.

Significativa anche la meccanica dell'odio che vi permette, se sfruttata a dovere, di indirizzare gli attacchi dei vostri nemici sul vostro tank mentre i dps si occupano, ovviamente, dei danni. Anche qui, però ho una critica da muovere: l'impossibilità di cambiare arma durante il combattimento e le capacità elementali non sempre chiare di queste ultime possono portare a trovarsi in situazioni in cui il proprio party è composto da un solo personaggio in una battaglia dove non sia possibile fuggire e i vostri attacchi siano incapaci di ferire i mostri avversari. Certo, mi sarà capitato una volta su dieci ore di gioco ma, se non si salva spesso, si rischia di perdere una gran fetta del lavoro fatto.

Doom & Destiny Heartbit Interactive Menu
Per quanto riguarda le build dei personaggi, queste sono legate alla distribuzione di punti caratteristica al level up, intuitiva e semplice, e all'equipaggiamento intelligente delle tecniche e delle magie tramite Power Point guadagnati al raggiungimento di un determinato valore sulle statistiche stesse.

I poteri acquistati non sono resi immediatamente utilizzabili dal team ma devono essere equipaggiati e non avrete modo di portarli semplicemente tutti in battaglia ma dovrete scegliere saggiamente in base alla strategia che volete attuare e ai nemici che dovrete affrontare.

Mentre le classi scelte dai protagonisti all'inizio dell'avventura possono darvi una linea guida sul da farsi, la scelta della strategia da seguire sta a voi tramite la scelta del leader del gruppo (che fornirà bonus e malus in base alla sua classe) e in base, appunto, alle scelte per i poteri e le statistiche.

Francis il ninja può essere un veloce tool multiuso con l'oggetto o la tecnica giusta al momento giusto o può essere reso facilmente un dps o un debuffer, Johnny il guerriero può, a sua volta, operare come tank o come dps, Nigel il mago sarà facilmente il dps del gruppo mentre Mike e la sua benedetta classe da pirata pastafariano lo rendono un possibile guaritore, bardo con buff e debuff o tank. E queste sono le scelte più ovvie.

Forse il personaggio che lascia più libertà / dubbi sulla propria build è il pirata considerando che ogni altra classe può essere semplicemente migliorata nelle proprie statistiche caratterizzanti avendo comunque un personaggio efficace mentre Mike dovrà necessariamente gestito con più attenzione per non avere tra le mani un personaggio quasi inutile.

Doom & Destiny Heartbit Interactive Mappa del mondo
Per quanto riguarda i comandi è necessario aprire una piccola parentesi: siccome il progetto nasce per pc e Xbox360, l'interfaccia e il movimento sono ottimizzati per un supporto fisico, sia esso un pad o una tastiera. Una volta effettuato il porting su dispositivi mobile si è reso necessario sostituire il pad reale con uno virtuale ed è proprio questo a dare problemi ad ogni singolo cambio di zona.

Siccome lo stick virtuale per il movimento non ha una posizione fissa sullo schermo ma legge la posizione del dito, mi è capitato costantemente di entrare ed uscire da una zona o da un edificio semplicemente perché stavo continuando a premere la direzione in cui avrei voluto muovermi mentre l'applicazione resettava la posizione dello stick e faceva cambiare direzione al mio party. Sinceramente molto frustrante.

Insomma Doom & Destiny è davvero una bella chicca per tutti gli amanti dei vecchi JRPG, come l'Indie Games Summer Uprising del 2011 testimonia, e la sua presenza in quasi ogni possibile dispositivo lo rendono difficile da ignorare. Ad oggi è disponibile per PC su Steam (9,99€) e su Windows Store (versione free malfunzionante), per Android su Google Play Store (2,99€ o Free), su iTunes (2,99€), per Xbox 360 su Xbox Live, su Amazon Apps e per Windows Phone. La differenza della versione gratuita dalla versione a pagamento sta solo nella presenza della pubblicità così, se siete curiosi, avete la possibilità di provarlo gratuitamente e, se siete appassionati, potete scegliere una versione più leggera e priva di schermate pubblicitarie quasi ad ogni cambio di zona. Ottimo come primo progetto portato avanti da pochissime persone e, mi auguro, punto di partenza per nuove sorprese qualitativamente migliori ma con la stessa dose di irriverenza e demenzialità. Per la felicità di chi ha comunque apprezzato il titolo, sappiate che Heartbit Interactive è già al lavoro su Doom & Destiny Advanced, prequel - sequel - reboot della serie.

PS: eccovi il trailer di questa piccola perla italiana.

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