Snobbato e deriso per le sue tematiche eppure ricercato e giocato per lo stesso motivo, Squillo è un gioco che ha fatto molto scalpore al suo annuncio (mission accomplished Immanuel!) e che ha ricevuto molte critiche, spesso senza essere nemmeno provato. Io l'ho ricevuto in regalo al mio compleanno e, dopo averci fatto diverse partite con numero variabile di giocatori, credo sia il caso di parlarne seriamente. Ovviamente, per il tema trattato dal gioco e per il linguaggio usato, questo post è adatto ad un pubblico adulto. [Vi ho avvisato!]
Squillo è un gioco rivolto ad un pubblico adulto per via della sua ambientazione e dei suoi riferimenti. Sopra le righe su più di un aspetto, come ci si aspetta da Immanuel Casto, il gioco ci pone nei panni di un pappone che deve gestire il suo parco troie per cercare di dominare la strada e il giro di prostituzione. Il mazzo di carte che avremo a disposizione si compone di carte squillo, divise a loro volta in giovani promesse, puttane di strada e escort, e carte evento, benevole, malevole o divine, mentre formano un mazzo a parte le carte Power up. Le regole del gioco sono piuttosto semplici e abbastanza intuitive anche per chi non ha esperienza con altri boardgame, ma spesso l'interazione delle carte non è ben chiara o non è affatto specificata sulle estremamente riassuntive regole con cui il gioco viene venduto. Per poter avere maggiori informazioni sulle meccaniche di gioco o sul funzionamento di alcune carte, è necessario scaricare il regolamento completo dal sito ufficiale (www.squillogame.com/). Cosa che, invece, ho apprezzato è la chiarezza su quando si possono giocare le carte evento, indicando in alto a sinistra se giocabili "nel proprio turno" o "nel turno di un avversario".
Le partite durano circa un'ora, anche se le prime saranno un po' più lunghe per via del tempo dedicato al regolamento e alla lettura delle carte, e sono divise in due grandi fasi, la fase di gioco e la fase finale, divise tra loro dal mazzo principale. Ogni giocatore pesca due carte ad inizio del suo turno e mette in gioco tutte le mignotte dalla sua mano, può usare un qualsiasi numero di carte evento e può far compiere una sola azione ad ognuna delle sue troie, riassumibili in prostituirsi, attaccare una troia avversaria, usare una sua abilità o essere sacrificata per venderne gli organi. Ogni volta che si mandano delle troie a battere o se ne vendono gli organi, ricaveremo dei soldi da usare immediatamente, se non vogliamo che vadano persi, per acquistare dei Power up, da associare immediatamente alle nostre puttane. Quando il mazzo si esaurisce, si passa automaticamente alla fase finale e, da questo momento in poi, ogni pappone che si trova senza puttane perde la partita. Per uccidere le puttane avversarie, è sufficiente attaccare con una nostra meretrice il cui valore di attacco è uguale o superiore al valore di difesa della puttana attaccata.
Come già detto, le meccaniche sono piuttosto semplici e non particolarmente innovative, ma calzano molto bene ad un gioco che, inaspettatamente, sa rivelarsi divertente, piacevole e piuttosto longevo: superate le partite iniziali, in cui non si conoscono le carte, si passa ad adattare il proprio stile di gioco a quello che si ha in mano e a quello che si potrebbe pescare e si pone più attenzione alle carte che i nostri avversari potrebbero giocare. Non sono riuscito a giocarlo in cinque o sei persone, ma devo dire che l'effetto della fortuna si sente abbastanza durante le partite ed è sempre più importante man mano che diminuiscono i giocatori. Le partite tra due papponi sono molto legate all'effetto stocastico ma sono controllabili e ribaltabili con giocate oculate e spettacolari.
Parlando del materiale, la Deluxe Edition è al pari di una scatola di carte francesi ed è accompagnata da una micropagina di regolamento. Rispetto alla prima edizione, la Pappa Edition, sono state aggiunte due carte (Immanuel Casto e Trono di Cazzi) ed sono stati corretti alcuni errori presenti sulle altre carte. Le illustrazioni, realizzate da Martina Poli, sono adatte allo spirito del gioco, volutamente poco realistiche, mentre le carte sono di media qualità. Divertente notare come ci siano continui riferimenti a fatti, persone e comportamenti nascosti in ogni carta, cosa che può rendere le partite molto più divertenti ma che può far allontanare persone che non ci stanno a vedere ridicolizzato qualcosa in cui credono. Diciamolo, se siete ferventi credenti o femministi seriosi, questo gioco vi farebbe solo innervosire e non riuscireste ad andare oltre alla copertina.
In definitiva, Squillo è un gioco molto carino, facile da spiegare e divertente da giocare, non adatto a tutti ma per motivi personali più che di abilità. La longevità è legata alla vostra voglia di giocare, considerando che le partite sono difficilmente uguali l'una a l'altra e che conoscere meglio il gioco vi può portare solo a giocate migliori. Sinceramente, consigliabile quando si ha voglia di qualcosa di semplice e divertente da giocare in compagnia.
Giocatori: 2 - 6;
Tempo: 50';
Età: Adulta, VM18; Editore: Raven Distribution.
Ps: vi lascio il trailer ufficiale del gioco, assolutamente da vedere.
Nessun commento:
Posta un commento