Rapunzel a Columbia - Bioshock Infinite

Come per Tomb Rider, ho potuto giocare a Bioshock Infinite questo mese grazie al programma Games with Gold e, anche in questo caso, ho potuto finire (in un tempo abbastanza breve) un titolo di un franchise mai giocato prima. Preferisco chiarirlo subito: Bioshock Infinite è il primo gioco della saga che riesco ad avere tra le mani e ho potuto apprezzarlo nonostante questa mia mancanza, vista l'ambientazione e la trama che non richiamano nulla dei titoli precedenti. Considerando che i miei pareri non saranno influenzati da altri titoli ma saranno focalizzati solo su Infinite, passiamo direttamente a vedere di cosa si tratta.

Bioshock Infinite poster cover




Bioshock Infinite Columbia
In Bioshock Infinity vestiremo i panni di Booker DeWitt, ex uomo d'azione profondamente indebitato, che accetta un incarico di rapimento per poter ripagare i suoi debiti. Partiamo quindi alla volta di Columbia, città nel cielo governata dal visionario e purista Pastore, alla ricerca di Elisabeth. Non ci vorrà molto a scoprire che la dolce fanciulla è tenuta al sicuro nell'altissima torre di Monument Island ed è sorvegliata ed accudita dal gigantesco bioautoma Songbird. Lungi dall'essere pronti per portare a termine la difficile missione, ci immergiamo nella nostalgica atmosfera che Columbia è in grado di creare, soprattutto grazie alla grafica bella e particolare: tutto in questa città, dagli abiti alle strade, dai palazzi ai suoi interni, dai paesani alla musica, grida America 1912 e i vari elementi quasi steampunk aggiunti all'ambientazione non riescono a rovinare l'atmosfera ma risultano quasi farne parte. Siccome Bioshock Infinite può vantare una trama d'impatto e ben sviluppata, non mi dilungherò oltre per non rovinarvi inavvertitamente qualcosa.

Bioshock Infinite Handyman combattimento gameplay
Ambientazione e trama a parte, possiamo parlare del gameplay. Chiaramente ci troviamo alle prese con un fps, almeno per quanto riguarda i combattimenti, eppure questa definizione calza piuttosto male a questo titolo: la visuale in prima persona e le armi da fuoco sono accompagnate da magie con diversi effetti, dette Vigor, da ambienti piuttosto ampi da poter esplorare a fondo e da una crescita del personaggio personalizzabile in base al nostro stile di gioco. A tal proposito, Bioshock Infinite tende a premiare giocatori disposti a spendere tempo nell'esplorazione con fiale che migliorano (a nostra discrezione) vita, scudo o sali (mana) in modo permanente o con soldi con cui poter acquistare potenziamenti per le armi o per i Vigor dai distributori automatici. Una meccanica che mi è parsa abbastanza sciocca è proprio quella dell'acquisto di potenziamenti per le armi, se consideriamo che potremo portarne solo due con noi, che potremo scambiarle con altre che troveremo nelle varie mappe o che potremo prendere dai nemici e che queste manterranno comunque tutti i potenziamenti che avremo acquistato. Insomma, si poteva pensare ad altro. Altra cosa che mi ha fatto un po' storcere il naso è il fatto di dover pagare una parcella alla nostra cara Elisabeth per farci riportare in vita in caso di morte... hai davvero bisogno di essere pagata per salvare l'unico stronzo che ti sta aiutando? Andiamo! Chiaramente sono entrambe meccaniche abbastanza standard, ma è la loro implementazione che non mi è parsa riuscita. Inoltre, il gioco si divertirà, raramente, a porci davanti a scelte che non cambieranno nulla nella trama e pochissimo a livello estetico... quindi? Quale sarebbe il punto?

Bioshock Infinite Handyman
Per i combattimenti, la scelta delle armi da usare è abbastanza importante mentre ho continuato ad usare sempre gli stessi due Vigor, nonostante l'averne appreso diversi. Credo che dipenda abbastanza dallo stile di gioco (io ho usato costantemente i corvi e in maniera alternata il bacio del diavolo e la trappola elettrica) ma non vi troverete quasi mai a dover cambiare le vostre abilità selezionate. Nel gioco troveremo anche degli equipaggiamenti, divisi in cappelli, giacche, calzoni e calzari, che ci forniranno abilità passive ma che non avranno un grosso impatto sul nostro approccio di gioco. I nemici non saranno mai eccessivamente pericolosi, soprattutto in piccoli gruppi: difficilmente verranno a stanarvi se vi nasconderete dietro ad un riparo, ma saranno comunque in grado di muoversi schivando i vostri colpi e la loro robustezza crescerà con l'avanzare della storia. Discorso completamente diverso per gli Handyman e per il Patriota, nemici decisamente ostici da abbattere e immuni a determinati tipi di Vigor. Altro elemento "particolare" sono gli sky-lines, rotaie poste attorno alla città utilizzabili per muoversi in piccole porzioni di mappe e per spostarsi velocemente durante i combattimenti. Sinceramente, sono una meccanica che ho odiato profondamente. A proposito di cose odiose, ho convissuto male con l'impossibilità di salvare a piacimento, rimanendo obbligato a completare un'area per poter spegnere il gioco oppure rassegnarmi e dire addio ai progressi non salvati.

Bioshock Infinite Elisabeth
Scopriremo molto presto che Elisabeth ha la particolare capacità di aprire visibili squarci della realtà, portando elementi di mondi paralleli nel nostro mondo o, addirittura, cambiando mondo di gioco. Nel portare avanti l'avventura, ci capiterà un paio di volte di viaggiare tra mondi paralleli e capiterà sempre di ottenere nuovi ricordi, con conseguente emorragia nasale (Butterfly Effect insegna). Durante le battaglie, Elisabeth ha la possibilità di far apparire, su vostro ordine, diversi aiuti come armi, torrette o ripari, ma potrà mantenerne attivo solo uno per volta. Inoltre, durante tutto il gioco, si occuperà di lanciarvi varie risorse (sali, munizioni, soldi, cure) in base all'esigenza e vi indicherà eventuali oggetti da raccogliere, se nelle sue vicinanze. Tutte queste caratteristiche, unite alla sua capacità di scasso e al fatto che non dovrete preoccuparvi di nessuno all'infuori di voi negli scontri a fuoco, rendono Elisabeth uno dei co-protagonisti affiancatici più utili della storia dei videogiochi. Davvero, pensate ad altri npc altrettanto utili che vi seguono dall'inizio della storia e ditemi quanti ve ne vengono in mente. I dialoghi che avrete con lei, la sua crescita accompagnata dalle variazioni d'aspetto e la sua importanza nella storia permettono al giocatore di affezionarcisi molto e molto in fretta, elevandola a più di un personaggio secondario.

Perplessità a parte, Bioshock Infinite è un titolo estremamente valido, coinvolgente e dalla storia interessate, con momenti estremamente dark e spaventosi. Non potrà vantare rigiocabilità, una longevità disarmante o un gameplay particolarmente innovativo, ma il tutto calza perfettamente in un'esperienza che vuole essere giocata tutta d'un fiato. Un titolo che consiglierei spassionatamente, un fps che è più di questo, un gioco che è più di questo.

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