Con l'avvicinarsi del rilascio del nuovo film di Lupin III, incentrato sul personaggio di Jigen, e dopo l'annuncio della nuova serie animata ambientata in Italia e trasmessa in esclusiva temporale sulle reti nostrane, ho deciso di completare gli articoli sui film del ladro gentiluomo e ho visto La leggenda dell'oro di Babilonia.
Vi ricordo che i film di Lupin, quelli prodotti per i cinema giapponesi, sono esattamente cinque e sono, in ordine di uscita, i seguenti: La pietra della saggezza, Il castello di Cagliostro, L'oro di Babilonia, Le profezie di Nostradamus e Dead or Alive. Per l'occasione ho recuperato la versione non censurata, ma sull'argomento arriveremo tra un attimo.
Vi ricordo che i film di Lupin, quelli prodotti per i cinema giapponesi, sono esattamente cinque e sono, in ordine di uscita, i seguenti: La pietra della saggezza, Il castello di Cagliostro, L'oro di Babilonia, Le profezie di Nostradamus e Dead or Alive. Per l'occasione ho recuperato la versione non censurata, ma sull'argomento arriveremo tra un attimo.
Dai, cantiamo insieme! |
Una delle scene censurate. |
D'altra parte, il comparto sonoro è molto gradevole, con variazioni del tema classico di Lupin e con musiche adatte all'atmosfera del film, grazie alla colonna sonora composta da Yūji Ōno. Il doppiaggio italiano è sicuramente ottimo, forse tra i migliori realizzati su Lupin III, e particolarmente buoni sono i lavori su Zenigata, Jigen e Rosette. Inutile nominare ogni volta Roberto Del Giudice, storica voce del ladro.
Non c'è davvero altro da aggiungere su La leggenda dell'oro di Babilonia. Il film è statico, piacevole se guardato distrattamente altrimenti privo di presa. I personaggi, come le ambientazioni, sono caricature di quello che dovrebbero essere in realtà e l'intero film pone in risalto, quasi a vantarsi, la stupidità cartoonesca scelta come tema principale attraverso lunghe scene e passaggi evitabili. Non sarà brutto quanto La pietra della saggezza, ma soffre degli stessi problemi anche se portati all'estremo opposto.
Nessun commento:
Posta un commento