Tra le mie varie mancanze da colmare assolutamente c'era quella di non aver letto nulla di Jiro Taniguchi. Ma da dove iniziare? Per la scelta mi ha aiutato Mikael Compo e un salto al Romics ha fatto il resto. Si parte quindi con Un Cielo Radioso, manga che avrei divorato in poche ore ma che mi sono imposto di leggere con la dovuta calma.
Accadde in una notte come tante altre. Kazuhiro Kubota, sopraffatto dalla stanchezza dell'iperlavoro, investe il giovane Takuya Onodera e la sua moto da cross in un incidente che si rivelerà quasi fatale per entrambi. Le loro condizioni critiche fanno subito pensare al peggio ma la morte del corpo di Kazuhiro segna la salvezza e la miracolosa ripresa di Takuya.
Al suo risveglio, però, Takuya non è effettivamente in sé: è lo spirito di Kazuhiro ad occupare il corpo del ragazzo e la situazione, per quanto assurda e precaria possa essere, offre all'uomo una possibilità di correggere qualcosa prima di sparire definitivamente.
Partendo da queste premesse, seguiremo il tentativo di Kazuhiro di recuperare quanto possibile il rapporto con la sua famiglia, perso a causa dei continui impegni di lavoro e dei segreti che era deciso a tenere, tutte cose che infine lo hanno portato al tragico incidente in cui ha perso la vita. Ovviamente, non sarà affatto facile farsi riconoscere da moglie e figlia, ma non sarà da solo in questa missione.
Kazuhiro, una volta dimesso dall'ospedale, è tornato a tutti gli effetti a casa di Takuya, dove ha fatto la conoscenza della sua famiglia e della sua ragazza. Anche Takuya non sta(va) vivendo una vita idilliaca e i suoi rapporti con i suoi cari sono estremamente incrinati.
Con la scusa della sopravvivenza della coscienza di Kazuhiro in Takuya, Taniguchi esplora due mondi distinti e complessi della società giapponese: quello dell'imposizione morale legata al lavoro e quella della difficoltà giovanile a quadrare all'interno del sistema.
Per come sono narrati gli eventi, però, è posta decisamente più attenzione su Kazuhiro e sui motivi che l'hanno portato ad alienarsi sempre di più dalla sua famiglia e dalla realtà. Sembra essere abbastanza chiaro sin dall'inizio che Takuya sia destinato a riprendere possesso del suo corpo e proprio per questo Kazuhiro ha una certa fretta nel cercare di farsi riconoscere come entità in un corpo sbagliato.
Ovviamente questo porta anche ad un graduale cambiamento (ormai inutile) di Kazuhiro così come di Takuya. Il ragazzo, mentre torna in possesso del suo corpo, fa tesoro dell'esperienza della sua controparte pronta a svanire mentre l'ormai ex marito e lavoratore rivaluta le sue decisioni anche in base a quanto visto nella vita del proprietario del corpo che sta usando.
Tutto questo è raccontato attraverso tavole molto chiare e schematiche, con una griglia abbastanza lontana da quella orientale. I disegni sono molto puliti e sempre accompagnati da un'ottima cura per dettagli e fondali.
Ed è così che la lettura scorre molto veloce, non tanto per via del ritmo, in realtà molto calmo, ma per via della facilità e scorrevolezza con cui si girano le pagine, tavola dopo tavola.
Detto questo, sono un po' deluso dalla scelta di Coconino di proporre una lettura occidentale dell'opera, battezzata Italian language version. Indipendentemente da quanto un autore possa o meno essere d'accordo con questa decisione e quanto esso venga coinvolto, mi sarebbe piaciuto leggere Un Cielo Radioso così come è stato disegnato e non con le sue tavole riadattate.
Un Cielo Radioso di Jiro Taniguchi resta una lettura molto intimista e molto fruibile nonostante si trattino dei temi tipici nipponici. Ciò non significa che non si possa coglierne il senso o trarne un messaggio e, anzi, è assolutamente quello che questo manga cerca di fare: lasciare qualcosa al lettore così che possa fare le sue riflessioni in base alla sua esperienza di vita. Ovviamente consigliatissimo.
Per come sono narrati gli eventi, però, è posta decisamente più attenzione su Kazuhiro e sui motivi che l'hanno portato ad alienarsi sempre di più dalla sua famiglia e dalla realtà. Sembra essere abbastanza chiaro sin dall'inizio che Takuya sia destinato a riprendere possesso del suo corpo e proprio per questo Kazuhiro ha una certa fretta nel cercare di farsi riconoscere come entità in un corpo sbagliato.
Ovviamente questo porta anche ad un graduale cambiamento (ormai inutile) di Kazuhiro così come di Takuya. Il ragazzo, mentre torna in possesso del suo corpo, fa tesoro dell'esperienza della sua controparte pronta a svanire mentre l'ormai ex marito e lavoratore rivaluta le sue decisioni anche in base a quanto visto nella vita del proprietario del corpo che sta usando.
Tutto questo è raccontato attraverso tavole molto chiare e schematiche, con una griglia abbastanza lontana da quella orientale. I disegni sono molto puliti e sempre accompagnati da un'ottima cura per dettagli e fondali.
Ed è così che la lettura scorre molto veloce, non tanto per via del ritmo, in realtà molto calmo, ma per via della facilità e scorrevolezza con cui si girano le pagine, tavola dopo tavola.
Detto questo, sono un po' deluso dalla scelta di Coconino di proporre una lettura occidentale dell'opera, battezzata Italian language version. Indipendentemente da quanto un autore possa o meno essere d'accordo con questa decisione e quanto esso venga coinvolto, mi sarebbe piaciuto leggere Un Cielo Radioso così come è stato disegnato e non con le sue tavole riadattate.
Un Cielo Radioso di Jiro Taniguchi resta una lettura molto intimista e molto fruibile nonostante si trattino dei temi tipici nipponici. Ciò non significa che non si possa coglierne il senso o trarne un messaggio e, anzi, è assolutamente quello che questo manga cerca di fare: lasciare qualcosa al lettore così che possa fare le sue riflessioni in base alla sua esperienza di vita. Ovviamente consigliatissimo.
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