Estate, periodo di recupero di quello che ho perso. Tra i film che, purtroppo, mi sono sfuggiti ho dato estrema priorità a Kubo e La Spada Magica perché era bastato il suo cartellone per farmi innamorare. Dopo averlo visto posso ancora congratularmi col mio fiuto e posso ancora deprimermi dinanzi all'ennesimo titolo distrutto oltre ogni limite dalla localizzazione italiana. Vediamo allora perché La Spada Magica non c'entra praticamente nulla e che fine hanno fatto le due corde.
Kubo è un giovane cantastorie, suonatore di shamisen, in grado di animare la carta e creare splendidi origami con la sua musica. Privo di un occhio per via di rancori familiari, vive nascosto in una caverna assieme a sua madre su un isola di un simil Giappone feudale.
Quando suo nonno e le sorelle di sua madre scopriranno dove si nasconde, Kubo sarà costretto a fuggire per mettersi alla ricerca del magico equipaggiamento che dovrebbe proteggerlo dai divini e ostili parenti.
Ma allora vedi che La Spada Magica c'è? Sì, è vero, c'è una spada magica ma ha un ruolo talmente marginale in tutto il film che non ha alcun senso darle importanza e eclissare le due corde che Kubo aggiungerà allo shamisen sul finire della sua avventura. Nessuno spoiler, lo giuro, ma vi assicuro che il significato legato ad esse è estremamente più grande di una semplice katana.
In tutto questo non abbiamo ancora parlato dell'aspetto estetico principale del film: Kubo e La Spada Magica è un film diretto da Travis Knight e realizzato in stop motion da Laika Entertainment, già animatori di Coraline e la Porta Magica, Paranorman e BoxTrolls.
Nonostante siano degli esperti e professionisti nel loro campo, lo stop motion realizzato con Kubo è qualcosa di davvero sbalorditivo, incredibilmente fluido e dettagliato e in grado di portarne realmente in vita il mondo nipponico.
Anche la sua ambientazione è estremamente curata, lasciando quasi pensare ad un lavoro di un giapponese più che ad uno studio americano, eppure la cultura del sol levante viene valorizzata perfettamente in una storia dallo svolgimento tra i più classici.
Il film segue infatti i più canonici aspetti di un'avventura, con l'evento inaspettato che obbliga il personaggio alla fuga, che si trasforma a sua volta in una missione sinonimo di crescita interiore, fino ad arrivare al finale, possibile solo dopo tale ricerca. Proprio nel finale, però, Kubo propone un ulteriore passo avanti e imposta una conclusione che offre, per l'intero film, una seconda e più ricercata chiave di lettura.
Kubo e La Spada Magica è un film dalla trama classica ma con un'ottima gestione dei ritmi e dell'azione e con un'animazione in stop motion semplicemente perfetta. Con ottime musiche, ottimo doppiaggio e più livelli di lettura, è decisamente un film adatto a tutti e da consigliare a tutti. Vedetelo, ne sarete estasiati.
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