Cosa ne è stato di Hellblazer - Constantine Season 1

Parlando di serial tv, questo mese si è anche concluso l'adattamento televisivo dedicato al personaggio DC Constantine, partita con l'intenzione di essere più fedele al suo fumetto d'origine Hellblazer di quanto il film con Keanu Reeves fosse stato. I rimaneggiamenti vari della sceneggiatura hanno però portato seri problemi alla fluidità di questo progetto e il risultato è che, attualmente, il suo rinnovo è molto incerto, a meno che una seconda rete televisiva decida di tentare la fortuna. Bene, ecco a voi Constantine, esorcista, demonologo e esperto delle Arti Oscure.

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NBC Constantine tv John Constantine
John Constantine è un conoscitore del paranormale e della magia. Dopo molti anni passati a combattere demoni e spiriti, decide di "ritirarsi" dalla scena rinchiudendosi in un ospedale psichiatrico, ma viene costretto a tornare in attività da un grande male in procinto di presentarsi, chiamato l'oscurità nascente. La base da cui partire è relativamente nella norma per serie horror sul paranormale e la prima puntata è anche piuttosto piacevole, ma la delusione è in agguato dietro l'angolo. John viene affiancato nell'episodio pilota da  Liv Aberdine, figlia di un suo vecchio amico, ragazza poi tagliata fuori dalla serie per non si sa bene quale motivo e sostituita da Zed, personaggio già apparso in Hellblazer. Qui apro e chiudo una parentesi: sia il film che la serie tv e le prime storie a fumetti da poco ristampate in Italia portano il nome Constantine marchiato a fuoco su di esse. Ma Hellblazer è davvero un titolo così poco appetibile? Posso capire che la RW Lion abbia voluto accaparrarsi principalmente il pubblico della serie tv e abbia usato Constantine, ma che scuse ci sono per il film o per il serial? Che domande sciocche che mi pongo.

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Le tredici puntate di cui è composta questa prima e forse unica stagione scorrono tra intoppi di varia natura, rivelando grandi buchi nella trama e nel suo svolgimento. Nella lotta contro le oscure presenze, gli avvenimenti che coinvolgono Constantine e la sua cricca ricordano molto le avventure dei fratelli Winchester, almeno per la struttura tipica della puntata: scena d'apertura che non coinvolge alcun personaggio riconoscibile, sigla, indagine e conclusione. Il primo problema di Constantine sta proprio nell'ultimo passo, normalmente affrettato e molto generoso verso John. È proprio quando si è giunti al momento cruciale, quando si attende di scoprire come faranno i protagonisti a cavarsela anche questa volta, che tutto si risolve in pochi istanti, lasciando l'amaro in bocca. Credo mi sia capitato solo un paio di volte, su tredici puntate, di assistere ad un finale carico di tensione e utile ai fini della storia e non penso sia abbastanza.

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Una grave pecca che questa serie condivide con molte altre attualmente in onda è la mancanza di una narrativa che spinga lo spettatore ad attendere con ansia il nuovo episodio: si preferisce mantenere tutte le puntate come storie a se stanti per poi sganciare una bomba nelle ultime battute della serie, sperando di spingere verso il rinnovo. Lasciatemi dire, evitando spoiler inutili, che Constantine è riuscito a portare questa pessima pratica all'estremo concentrando il colpo di scena di fine serie letteralmente nell'ultima scena, quasi buttato a caso, quando c'era a disposizione un'intera puntata. Ma non è solo il finale di ogni puntata ad essere trattato male, ma anche il modo in cui la trama viene portata avanti nelle varie storie. La totale mancanza di alcuni protagonisti negli episodi senza una motivazione plausibile, legami non ben definiti tra i personaggi e spunti narrativi prima presentati e poi ritrattati o ignorati fanno credere che la serie stessa si muova senza una linea guida e che tutto si riduca a "un male oscuro sta arrivando". Il che è un vero peccato, perché ci sono degli episodi degni di nota e decisamente in grado di tenere con il fiato sospeso. Inoltre, c'è qualcosa di altalenante nei personaggi, qualcosa che non permette di considerarli ben riusciti, qualcosa che stona.

Per quanto mi riguarda, Constantine è stata una serie a tratti interessante ma quasi anonima se paragonata alle altre del genere. I tratti positivi sono troppo pochi rispetto all'enorme mole di problemi e di incongruenze e preferirei decisamente una nuova partenza, magari questa volta col nome giusto e con una trama sensata, anziché un rinnovo. Insomma, non bastano strani rituali a fare di un uomo un esperto di arti oscure come non bastano i Sex Pistols e un impermeabile a fare di un uomo un servo della regina, seppur stronzo e menefreghista.

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