Per quanto scalpore abbia fatto la decisione di Zach Braff (JD di Scrubs per chi non lo sappia) di finanziare la sua seconda prova da regista e sceneggiatore dopo "La mia vita a Garden State" tramite Kickstarter, di Wish I Was Here non si è mai veramente parlato, soprattutto qui in Italia. Un po' perché questo nuovo film, uscito nelle sale americane nell'estate del 2014, non ha avuto e sembra che non avrà una versione localizzata nel nostro paese, un po' perché, appunto, non ha fatto parlare di sé se non per lo scandalo che ha portato alla sua nascita. Io il film l'ho visto, chiaramente sottotitolato, e mi è parso il caso di spendere due parole soprattutto sul risultato in sé. Il resto sono chiacchiere da pettegole, ma spenderò due parole anche sulla vicenda Kickstarter.
Aidan Bloom è un trentacinquenne, sposato e padre di due bambini, che cerca di realizzare il suo sogno di diventare un attore professionista. La sua propensione al non assumersi reali responsabilità e il suo concentrarsi esclusivamente sui suoi provini lo portano ad essere praticamente assente nella vita della sua famiglia, fino a che la sua presenza viene prepotentemente richiesta dalle gravi condizioni di salute del padre, dalla paura cronica del fratello, dalla pesante situazione lavorativa della moglie e dalla necessità di istruzione di suo figlio e sua figlia. Spinto dalla criticità della situazione, Aidan riuscirà finalmente a trovare un equilibrio tra la sua vita, il suo sogno e la sua famiglia, tornando ad essere finalmente presente, soprattutto per se stesso.
La trama del film ci pone davanti a quella che, ovviamente, non è una commedia: i temi trattati e la scelta di portare se stesso nella pellicola rendono Wish I Was Here un film coraggioso da realizzare. Il risultato? Davvero niente male. Zach Braff usa il suo personaggio come punto d'inizio per riflessioni più o meno profonde e per scene comiche o surreali in grado di alleggerire l'atmosfera e di strappare una sincera risata. Con questo non voglio dire che sia un film perfetto, effettivamente è molto lontano da poter essere definito tale, ma è davvero un esperimento molto interessate. Nel cast di attori, tra cui troveremo nostre piacevoli conoscenze, spiccano senza ombra di dubbio Joey King e Pierce Gagnon, rispettivamente Grace e Tucker Bloom, i due figli di Aidan. Saranno proprio questi due personaggi a spingere maggiormente la storia della famiglia Bloom verso l'evoluzione, rendendo persone migliori i loro parenti. A parte qualche scena inconcludente e quasi riempitiva, il film scorre piacevolmente e i personaggi principali danno l'impressione di esser stati ben studiati, tanto da coinvolgere pienamente lo spettatore nelle loro vicende. La colonna sonora conta su collaborazioni interessanti ed aiuta a dare un tono serio al film stesso.
Non credo di dover aggiungere altro sul film in sé, considerazioni finali a parte, quindi spedo due parole sul suo finanziamento. Quando Zach Braff ha deciso di raccogliere fondi tramite il crowdfunding, ha fatto forse una delle scelte più pericolose della sua carriera: i suoi fan hanno ben volentieri finanziato un film concepito, interpretato e diretto dal loro attore preferito, fiduciosi di non essere delusi, mentre Braff ha avuto la libertà di compiere le sue scelte e assumendosene ogni responsabilità. Se ai fan non dovesse piacere Wish I Was Here, non potrà più esserci una seconda occasione. La critica principale era se una persona con questo livello di fama fosse autorizzata a chiedere alla propria base dei soldi per realizzare i propri progetti. La realtà è che, così facendo, ha avuto la possibilità di produrre un film che nessun'altro voleva produrre ma che in molti volevano vedere. Non mi sembra un cattivo risultato.
Per concludere, Wish I Was Here è un film interessante, simpatico e profondo, sicuramente non privo di difetti, ma se lo consideriamo come il secondo tentativo alla regia e alla sceneggiatura di un attore figlio di serial televisivi, è sicuramente un risultato accattivante e pieno di potenziale. Si vede che è un film girato con passione e con gusto molto personale ed è un film a cui io personalmente darei un'opportunità. Sicuramente promosso, ma con voti nella media.
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