Mentre ero alla ricerca di qualcosa di nuovo da vedere, mi sono imbattuto in Mobile Suit Gundam - Ironblooded Orphans, che ho abbandonato a metà primo episodio. È stato poi il Signore Oscuro a convincermi a dare a questo anime una seconda possibilità e diamine se sono contento di averlo fatto. G-Tekketsu si è rivelata una delle serie più belle degli ultimi anni, soprattutto all'interno del franchise di Gundam.
Ci troviamo nell'anno Post Disaster 323, nuova linea temporale esclusiva di Ironblooded Orphans, a circa trecento anni dalla Calamity War. Allo stato attuale, Marte è stato terraformato e le comunità che abitano il pianeta rosso sono sotto il dominio delle società terresti.
In questo particolare setting, che non coinvolge colonie spaziali e che coinvolge solo marginalmente la Terra, esistono dei soggetti definite come i rifiuti umani: persone sole e abbandonate a loro stesse che vivono come schiavi e sono costretti a fare i lavori più pericolosi esistenti.
La serie avrà come protagonista la Brigata Tekka, gruppo militare nato dalle ceneri di CGS dopo una rivolta dei lavoranti più giovani e proprio dei rifiuti umani impiegati come sacrificabili dalla società. Seguiremo quindi le vicende di Orga, nuovo comandante della Brigata, e di Mikazuki, pilota del Gundam Barbatos e braccio destro del capo. Il primo lavoro che assumeranno sarà quello di scorta per Kudelia Aina Bernstein, figlia del Primo Ministro di Chryse e attivista per l'indipendenza di Marte.
Questo è il motivo che mi aveva spinto ad abbandonare al primo episodio: l'anime parte come un qualsiasi altro Gundam, con le stesse basi di personaggi dell'odiato Gundam Wing, ma usa volutamente questa struttura iniziale per poi distaccarsene con violenza e sottolineare una buona base di cliché ormai accettati in diverse serie giapponesi.
Il personaggio di Kudelia è certamente importante ma non centrale e assolutamente non sovrapponibile a quello della debole principessa da salvare, Mika è un soldato dedito alla causa ma solo perché non può nemmeno immaginare un mondo senza guerra, e tutti gli altri membri della Brigata Tekka hanno lo stesso livello di profondità.
Ciò non significa che Ironblooded Orphans sia privo di stereotipi o di dinamiche consolidate nel mondo degli anime, ma fa davvero il possibile per ridurle al minimo mentre offre una trama e lo svolgimento di battaglie nella maniera più realistica possibile.
Un altro punto a favore di G-Tekketsu è che la guerra è trattata nel migliore dei modi, lontana dall'essere un mero scontro tra robottoni pur mantenendo la violenza e la cruenza intrinseca nella battaglia e mostrando continue conseguenze per qualsiasi azione intrapresa. Questo aspetto è ulteriormente sottolineato grazie a battaglie all'arma bianca in un'epoca in cui non esistono assolutamente armi laser, scelta che ci regala anche battaglie molto strategiche e dinamiche.
Per quanto la serie abbia il suo buon numero di Gundam Frame, le battaglie non sono quasi mai decise dalla loro presenza. Molto spesso viene mostrato come si debba spingere alla resa o comunque alle strette il proprio avversario senza la necessità di combattere, ma tramite tanti piccoli vantaggi strategici e tante azioni pianificate.
Tra una storia ben narrata e episodi con una regia molto interessante, non si può non tenere conto del design dei personaggi e dei mech in una serie di Gundam. Mentre i personaggi sono ben realizzati e caratterizzati, seppur con uno stile non particolarmente raffinato e a tratti fisicamente esagerato, i vari Mobile Frame sono davvero belli, con i diversi Gundam estremamente distanti l'uno dall'altro, e tutti con un gran carattere da mostrare, e con tutti gli altri mezzi ben realizzati e adatti alle le diverse mansioni.
Mobile Suit Gundam Ironblooded Orphans è una delle serie anime più belle degli ultimi anni, con una gran quantità di episodi esaltanti o emotivamente significativi. Diffusa in due stagioni distinte, ben bilanciate e tranquillamente considerabili come unica serie, G-Tekketsu risplende soprattutto in confronto ad altre serie d'azione o di guerra, con uno sviluppo coerente ed un finale dolce amaro perfettamente in linea con il realismo sempre proposto. Davvero una perla!
PS: ho anche montato il gunpla RE 1/100 Gundam Barbatos, il model kit dell'unita di Mikazuki Augus.
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