Viaggi mentali riparatori - Psychonauts

Ancora una volta, complici gli sconti sulla mia piattaforma DRM-free preferita, ho recuperato un grande titolo che, purtroppo, mi era sfuggito alla sua uscita. Devo ammettere di esser stato abbastanza restio riguardo all'acquisto di Psychonauts per pc per via della paura che i controlli non fossero esattamente ottimizzati... non dico di aver dovuto recuperare a tutti i costi un pad, ma di sicuro avrebbe aiutato molto. A parte questo, si è verificato il bellissimo gioco che mi aspettavo ed è stato difficile convincermi a non giocarlo tutto di un fiato.

Psychonauts Double Fine Productions Poster Cover




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In questo strampalato titolo vestiremo i panni di Razputin (per gli amici Raz), giovane mentalmente dotato in fuga dalla sua vita da acrobata da circo, mentre cercheremo a tutti i costi di frequentare il campo estivo che si occupa della formazione di futuri Psychonauts, professionisti con la capacità di utilizzare poteri mentali e di infiltrarsi nella psiche delle persone. Non tutti gli insegnanti sembrano contenti della nostra intrusione nel campo estivo e non ci sarà permesso di restare a lungo ma, quando le giovani menti vengono fatte sparire (letteralmente) una alla volta, saremo gli unici a potersi opporre ad un temibile e malvagio piano.

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Psychonauts è principalmente un platform vecchia scuola, con livelli sempre più impegnativi che metteranno alla prova la nostra padronanza delle varie abilità, sbloccabili progredendo con la storia o salendo di livello. Il sistema di crescita del personaggio è indipendente dai saltuari combattimenti e dalle boss fight che ci troveremo ad affrontare ed è legato al ritrovamento di vari collezionabili più o meno nascosti all'interno dei livelli: nelle nostre sessioni di gioco saremo spinti a trovare oggetti per la "caccia al tesoro", PSI core e PSI cards (convertibili in core), che aumenteranno direttamente il nostro livello, e ragnatele mentali (convertibili in PSI cards) e proiezioni della psiche per quando saremo all'interno delle menti. Le abilità che otterremo saranno assegnabili a tre diversi tasti azione, che si affiancheranno ai tasti per il salto e per l'attacco in mischia, e ci permetteranno di approcciarci in maniera riversa ai puzzle e alle battaglie che ci troveremo ad affrontare. A ampliare ulteriormente la varietà del gioco ci pensano le boss fight, tutte molto particolari, abbastanza differenti l'una dall'altra e legate alle meccaniche di gioco tanto da obbligarci a capire come affrontarle, rendendo impossibile l'approccio aggressivo a testa bassa.

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Tornando sulla trama, Psychonauts fa davvero un bel lavoro nella narrazione, servendosi di dialoghi molto ispirati tra i personaggi, piccole presentazioni con diapositive e di video in computer grafica (invecchiati non proprio benissimo) distribuiti tra le varie sezioni di gioco. Molto di quello che stiamo vivendo, però, è affidato all'ambiente che ci circonda e alla psiche e carattere dei vari personaggi: non si può non parlare, quindi, del comparto artistico del titolo, semplicemente fenomenale e perfettamente funzionale alla narrazione e alle atmosfere. Personaggi e ambientazioni passano dall'allegro e colorato al cupo e inquietante con grande naturalezza, ricordando quello che un Tim Burton di anni fa sapeva fare, in un lavoro ben fatto al punto da poter essere pienamente apprezzato anche oggi, a oltre dieci anni dal suo rilascio ufficiale. Altro punto di forza del titolo, oltre al comparto meramente estetico, è la cura per i dettagli posta nella sua realizzazione: a partire dal protagonista, ogni personaggio è unico e perfettamente inquadrato a livello di carattere, oltre che rappresentato nei suoi eccessi nel design generale, e le sue abilità sono supportate da un background. È naturale per il protagonista di un platform saper saltare agilmente tra le varie piattaforme ma, nel caso di Raz, queste capacità fisiche sono supportate dalla sua formazione e dalla sua provenienza. Stesso discorso per l'immancabile morte in acqua.

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Psychonauts è un gioco mediamente difficile, con picchi di difficoltà nelle sezioni finali quasi indipendenti dalle meccaniche del gioco stesso: ci sono momenti estremamente frustranti legati alla gestione automatica della telecamera, alla mancata risposta di comandi (sarò io, ma mi è praticamente impossibile effettuare un doppio salto dalle arrampicate), dalla gestione del target e dalla scomodità dei comandi con mouse e tastiera. Sono convinto che alcuni di questi problemi siano risolvibili utilizzando un pad, cosa che consiglio vivamente a chiunque voglia giocarci, ma ci sono stati momenti in cui lo stress è stato tale da spingermi ad interrompere la partita e ricominciarla in un secondo momento. Un altro problema di Psychonauts è la quasi assenza di rigiocabilità: una volta completato il gioco non si avrà accesso ad alcuna modalità aggiuntiva e, a meno di voler raccogliere tutto il possibile (PSI core, PSI cards, proiezioni della psiche, bagagli emotivi, ragnatele mentali, oggetti della caccia al tesoro e cervelli) non ci saranno reali motivi per ricominciarlo. Quanto meno c'è da dire che, mediamente, porta via almeno una dozzina d'ore nella sua prima run, il che non è malaccio considerando il prezzo a cui è acquistabile e l'esperienza che garantisce.

Sinceramente, Psychonauts è davvero una perla, un gioco dalla grande bellezza, dallo stile inconfondibile, dallo humor tagliente e dal sapore nostalgico di tempi andati. Per quanto sia datato 2005, è un gioco che è invecchiato davvero bene e che continua a dimostrarsi fresco dal gameplay alla storia, dal design alle ambientazioni. Per me, è un'esperienza assolutamente da provare.

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