Il principio dello scambio equivalente - Fullmetal Alchemist
Preso un po' dalla calda noia estiva, ho recuperato e rivisto Fullmetal Alchemist Brotherhood e mi sono detto "perché non parlare della serie?" ma come si fa a parlare di un adattamento anime fedele senza parlare del manga stesso? Allora ecco che cercheremo di passare attraverso quello che Fullmetal Alchemist è: un manga serializzato che ha ottenuto ben due adattamenti animati, uno svariato numero di OAV, un paio di videogiochi, un gioco di carte e un paio di film, sempre animati, di cui però non parlerò perché... be', perché preferisco restare fedele all'opera originale. Un fenomeno rimasto nel cuore di chi lo ha seguito e dimenticato da tutti gli altri.
Fullmetal Alchemist narra dei viaggi dei fratelli Elric, Edward e Alphonse, alla ricerca della pietra filosofale con lo scopo di riottenere i loro corpi, persi anni addietro nel tentativo di effettuare una trasmutazione umana (e non aggiungo altro). Le loro avventure sono ambientate nel paese di Amestris, nazione immaginaria con ambientazione da ventesimo secolo tendente allo steampunk, in cui un governo militare garantisce ordine e fondi praticamente illimitati alla ricerca scientifica svolta dal corpo degli alchimisti di stato, alchimisti particolarmente dotati che hanno dovuto sostenere un esame per vedersi riconoscere il titolo e che sono a tutti gli effetti sotto il comando dell'esercito. L'alchimia è l'unica scienza del paese ed è ben lontana da quella medievale: tracciando particolari cerchi chiamati cerchi alchemici o cerchi di trasmutazione, un alchimista è in grado di scomporre e ricomporre la materia a patto di sapere esattamente con cosa ha a che fare. È così che si possono aggiustare oggetti rotti avendo a disposizione tutti i pezzi o allungare strade assottigliandole. Non sono rari i casi di alchimisti specializzati nel combattimento, anzi, e molti di loro hanno sviluppato una particolare alchimia adatta alla guerra e allo sterminio tanto da essere fondamentali in tempi di guerra.
Scena del primo adattamento animato.
L'opera di Hiromu Arakawa è stata serializzata da Square Enix per quasi dieci anni raggiungendo il numero di 27 volumetti. Il primo adattamento televisivo è arrivato quando ancora il manga era ben lontano dalla conclusione e, di conseguenza, lo studio Bones ha deciso di introdurre svariati elementi differenti nella narrazione in modo da potersi svincolare dalla storia originale e proseguire verso un finale totalmente originale. In Italia, il manga è stato pubblicato da Planet Manga, purtroppo dopo che MTV (quando ancora si occupava di anime e non di teenager incinte) avesse dato il via alla messa in onda dell'anime. In una delle sue migliori edizioni cartacee (sarcasmo), la Planet Manga pensò bene di aggiungere in bella mostra il bollino dell'emittente televisiva. Quando ormai il manga stava per concludersi, lo studio Bones ha realizzato una seconda serie animata, più fedele al manga rispetto alla precedente anche se meno attenta sulle prime puntate. Questo nuovo adattamento mantiene il nome di Hagane no renkinjutsushi - Fullmetal Alchemist mentre, per il mercato estero, viene rinominato Fullmetal Alchemist Brotherhood per distinguerlo dal precedente. FMA Brotherhood è stato trasmesso in simulcast in Italia, sempre su MTV, mentre il manga nostrano era ancora abbastanza lontano dalla conclusione e, nella sua messa in onda, venne felicemente tagliata l'ultima puntata. Ad oggi, entrambi gli anime sono disponibili in italiano gratuitamente su VVVVID.
Scena di Fullmetal Alchemist Brotherhood.
Finite le informazioni generali, entriamo un po' più nel dettaglio. Il manga della Arakawa è estremamente valido sotto ogni punto di vista, tanto da renderlo uno dei miei preferiti in assoluto: i suoi personaggi sono ben caratterizzati sia fisicamente che psicologicamente, la storia è ben narrata per tutta la sua durata, ogni colpo di scena è ben orchestrato e mai posto casualmente e l'intera opera è coerente con se stessa. Per quanto sia un manga per ragazzi, Fullmetal Alchemist non si fa mancare momenti strappalacrime, tristi, violenti, psicologicamente profondi o richiedenti un minimo di attenzione ed intelligenza in più del solito, ma non per questo è una serie pesante o seriosa: non sempre si avrà a che fare con momenti importanti e la narrazione sarà spesso resa più scorrevole con l'aiuto di gag e di momenti esilaranti e non mancheranno i combattimenti all'ultimo sangue. Importantissimo e da apprezzare il modo in cui la guerra viene trattata dalla Arakawa, con modi degni di un'opera destinata ad un pubblico senziente e molto lontani dal semplicistico "la guerra è male e sofferenza e nessuno la vuole".
Ovviamente, questo stessi discorsi si applica facilmente anche a FMA Brotherhood, che è riuscito in 64 episodi a mantenere il meglio del manga pur dovendosi concedere dei ritmi narrativi diversi, soprattutto all'inizio. Nel primo anime, di 51 episodi, abbiamo una trattazione più calma nei dei primi episodi ma, da circa metà serie, una crescita diversa dei personaggi e un discostarsi dei temi trattati dall'opera originale. Ciò non lo rende meno piacevole, per come la vedo io, in quanto mantiene qualcosa di intrigante e di originale anche se, nel complesso, meno maturo dell'opera originale. Altre differenze tra le due serie animate sono l'aspect ratio, la prima è in 4:3 mentre la seconda in 16:9, il design dei personaggi, leggermente diverso, la colonna sonora e le sigle, in entrambi i casi sopra la media per una serie d'animazione.
Insomma, Fullmetal Alchemist è assolutamente una serie da leggere, un'opera imprescindibile per un amante di manga e anche di fumetti. Intrigante e capace di emozionare come poche, è assolutamente da consigliare. Se proprio non siete in grado di recuperare il manga, vi consiglierei di vedere FMA Brotherhood perché la reputo più valida rispetto al primo adattamento, ma ciò non implica che anche la prima serie non possa essere vista. Di fatto, vi consiglierei di guardare i primi episodi della prima serie per poi passare la Brotherhood se non addirittura di guardarli alternando gli episodi.
PS: vi lascio il trailer realizzato da Dynit per Fullmetal Alchemist Brotherhood.
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