L'intrigante potere del ramo del peccato - Deadman Wonderland

Iniziato un po' di tempo fa, soprattutto grazie all'anime trasmesso grazie a Dynit, ho finalmente trovato il tempo di finir di leggere il manga di Deadman Wonderland, edito in Italia da Planet Manga. La serie di per sé è abbastanza interessante, anche se a tratti si complica la vita tra stereotipi e colpi di scena un po' forzati. In ogni caso, vale la pena vedere di cosa tratta e come si presenta ai lettori e spettatori di manga e anime.


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Ganta Igarashi è un giovane studente delle medie, ragazzino e amico come tanti, fino a che l'intera sua classe non è stata sterminata dal Wretched Egg grazie alla sua capacità di manipolare il sangue e la colpa dell'intera faccenda è stata fatta ricadere sul ragazzino.

Incarcerato con condanna a morte, Ganta viene costretto a prendere parte agli spettacoli del Deadman Wonderland, un carcere privato che sfrutta i condannati per intrattenimento pericoloso, fino a che non scopre di avere una gemma impiantata nel petto e di essere in grado di manipolare il suo sangue, entrando di diritto nel girone dei Deadman.

Con l'aiuto della ritrovata amica Shiro e delle persone che riuscirà a conquistare, Ganta dovrà vivere in un mondo folle mentre continuerà la ricerca del vero assassino dei suoi compagni di classe.

La cosa che più mi ha colpito quando ho iniziato questa serie è stato l'immediato contrasto che il primo capitolo e il primo episodio propongono, passando in pochi secondi da un normale scolastico a qualcosa di incredibilmente e quasi immotivatamente violento.

La serie fa proprio della mancanza di motivazioni della violenza tra le persone uno dei suoi punti saldi, mostrando il punto di vista di Ganta che cambia da ragazzino indifeso a persona pronta ad agire pur di essere utile.

Andando avanti, la trama di fondo si mostra poco per volta attraverso i diversi archi narrativi che il manga propone. Nonostante ci siano un paio di momenti spiegoni nei diversi punti conclusivi delle saghe, gli eventi che hanno portato alla situazione iniziale del manga sembrano quasi costruiti volta per volta per poter dare un minimo di senso di comprensione.

A parte la storia, che è quasi una mera scusa per portare persone con psiche disturbata e poteri differenti ad smembrarsi a vicenda, è lo stile di disegno l'elemento più interessante della serie.

Scritto da Jinsei Kataoka, il manga è illustrato da Kazuma Kondou, già autore di Eureka Seven, che qui riporta il suo tratto distintivo. Nonostante ci siano personaggi più o meno stereotipati, è nelle scene d'azione e nella cruenza più smodata che il disegno si fa quasi inquietante.

Fino ad ora ho parlato del manga per un semplice motivo: l'anime, per quanto sia piuttosto ben fatto e relativamente fedele, ha un enorme difetto, oltre la sua censura, che non permetterà mai una sua prosecuzione e che lo limita ad essere quasi una demo per la serie.

Nell'anime, infatti, manca totalmente il personaggio di Azami Midō, estremamente importante nella saga centrale del manga, quella dei Forgeries, e prima amicizia che Ganta stringe entrando in prigione.

Deadman Wonderland è, quindi, una serie incredibilmente violenta che tende spesso a mostrare il lato peggiore degli esseri umani tramite i suoi personaggi, quasi sempre sostenuti da un'interessante background post terremoto. Con un tratto interessante e particolare e con una storia di secondo piano rispetto alle diverse saghe, provate a dare un'occhiata all'anime (13 episodi) per poter capire se il manga potrebbe interessarvi. Considerando la buona mole di avvenimenti condensati nei tredici volumi di cui è composta la serie, non mi è possibile aggiungere molto senza incorrere in possibili spoiler e contate che l'anime, per quanto abbastanza fedele nelle prime saghe, è comunque piuttosto censurato rispetto al manga.

PS: ecco l'opening dell'anime, così che possiate farvi un'idea su come è stato trasposto il desing

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